Dipendenti Engineering tornano in piazza: "L'azienda cresce, il contratto integrativo è fermo"
All'agitazione, indetta a livello nazionale, parteciperanno anche i 200 lavoratori della sede palermitana. La Fiom: “Anno nuovo, storia vecchia. Nulla è cambiato. L'azienda non intende rinnovare il contratto integrativo, fermo al 2009"
Per i novemila dipendenti italiani di Engineering Ingegneria Informatica, il 2019 si apre così come si era chiuso: all'insegna degli scioperi.
Domani si torna in piazza per la prima delle due giornate nazionali di protesta già indette. Anche i 200 dipendenti della sede palermitana Engineering di viale Regione incroceranno le braccia, dopo essere già scesi in piazza negli ultimi mesi il 25 settembre, il 19 ottobre, il 4 e il 18 dicembre del 2018.
“Anno nuovo, storia vecchia. Nulla è cambiato - afferma Fabrizio Fiscella, Rsu Fiom di Palermo - L'azienda non intende rinnovare il contratto integrativo, fermo al 2009. E ai silenzi, ma anche alle dichiarazioni dell'amministratore delegato, Paolo Pandozy, che ha parlato di un contratto a costo zero, i dipendenti replicano con iniziative di protesta dichiarate su tutte le sedi nazionali”.
“L'azienda continua a crescere - prosegue il segretario generale Fiom Cgil Palermo Angela Biondi - fattura oggi oltre un miliardo di euro e acquisisce società di anno in anno. Il contratto di secondo livello è un investimento per i suoi dipendenti, tra i principali fattori di successo. L'azienda convochi subito un tavolo, si è già perso fin troppo tempo”.