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Domenica, 24 Settembre 2023
Cronaca Uditore-Passo di Rigano / Viale della Regione Siciliana

A settembre via ai lavori sul Ponte Corleone, ma per il raddoppio niente soldi: "Opere mai finanziate"

L'assessore Maria Prestigiacomo punta il dito contro il Patto per Palermo di Renzi: "E' stato un pacco. I costi per la realizzazione delle bretelle laterali e dello svincolo di via Perpignano non sono stati coperti economicamente per intero. Il Comune ha avuto l'ok del ministero a spostare i pochi fondi stanziati per mettere in sicurezza l'infrastruttura"

Inizieranno a settembre i lavori per il consolidamento del Ponte Corleone. Per finanziare la messa in sicurezza dell'infrastruttura però è stato necessario attingere dai fondi in parte stanziati per il raddoppio del ponte e per lo svincolo di via Perpignano, che nei fatti sono stati prosciugati. 

"Al netto delle somme già spese per le progettazioni di queste due opere - spiega Maria Prestigiacomo, assessore comunale ai Lavori pubblici - sono rimasti 6,9 milioni di euro che, con l'ok del ministero delle Infrastrutture, abbiamo spostato su quella che è la priorità per la viabilità in viale Regione Siciliana: cioè il consolidamento del Ponte Corleone, che secondo la relazione della Icaro Progetti è transitabile fino al 2027".

Tolti i restringimenti di carreggiata, che hanno alleggerito il traffico in prossimità del ponte, si prova adesso ad accelerare per chiudere la progettazione a giugno. "Così - prosegue Prestigiacomo - ci ha garantito il commissario Matteo Castiglioni, che l'ha affidata ad una ditta che rientra nell'Apq (Accordo programma quadro, ndr) di Anas. I lavori, che inizieranno a settembre, verranno eseguiti in quota e non bloccheranno il traffico: al massimo si chiuderà una sola carreggiata per volta. La conclusione è prevista fra giugno e luglio del 2023". 

Questa dovrebbe essere l'unica certezza; per il resto è buio fitto. I soldi per le bretelle non ci sono, così come risulta privo di stanziamenti il capitolo del Patto per Palermo relativo allo svincolo di via Perpignano. Lo si evince da una nota del ministero delle Isfrastrutture protocollata dal Comune il 21 luglio del 2020, che solo oggi l'assessore Prestigiacomo ha tirato fuori.

Perché? "Abbiamo sperato fino all'ultimo - risponde l'esponente della Giunta Orlando - che Roma finanziasse queste opere. In questi due anni lo abbiamo sollecitato due volte: la prima nel 2020 per il tramite del provveditore alle Opere pubbliche, stessa cosa ha fatto il Comune la seconda volta nel 2021. La verità è che il Patto per Palermo di Renzi è stato un 'Pacco per Palermo'. Dei 34 milioni promessi per lo svincolo Perpignano ne sono stati stanziati appena 4,6; mentre dei 17 milioni per le bretelle laterali del Ponte Corleone, le fonti di finanziamento disponibili erano 5,3 milioni".

L'intero importo per coprire i costi stimati quindi, in base alle carte rese note dal Comune dopo due anni, non c'è mai stato. E vani sono stati anche i tentativi di chiedere i fondi del Pnrr destinati alla Città metropolitana perché, spiega l'assessore Prestigiacomo, "non si possono utilizzare per la viabilità cittadina". Nemmeno il commissario Matteo Castiglioni ha portato in dote, con la sua nomina, le risorse per eseguire il raddoppio del Ponte Corleone. "Rispetto a un costo stimato di 50 milioni - conclude Prestigiacomo - nel decreto di nomina del commissario, con il quale siamo in perfetta sintonia, risultavano sulla carta disponibili 20,8 milioni. Sulla carta, perché appunto non ci sono neanche questi".

        

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