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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Viale delle Magnolie

Palermo ricorda Mauro De Mauro, Orlando: "Chiedere la verità è un diritto-dovere"

In via delle Magnolie, dove il cronista venne rapito nel 1970, la cerimonia organizzata dall'Unci. La scomparsa del cronista è avvolta ancora oggi nel mistero

E' stato ricordato stamani in via delle Magnolie il giornalista Mauro De Mauro. La sua scomparsa, avvenuta nel 1970, è avvolta ancora oggi dal mistero. Tante le piste battute, ma nessuna verità certa. La cerimonia in ricordo del cronista è stata organizzata dall'Unione nazionale cronisti italiani. Presenti, oltre ai familiari di De Mauro, il vicepresidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales, il presidente dell'Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, il tesoriere dell'Unci, Daniele Ditta, il vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Salvatore Li Castri, il segretario regionale dell'Assostampa, Roberto Ginex, il sindaco Leoluca Orlando.

Diverse, all'epoca, le piste battute da polizia e carabinieri per risalire al contesto in cui maturò il sequestro. Tra le principali seguite dagli inquirenti spiccava quella relativa a un'inchiesta sulla morte del presidente dell'Eni, Enrico Mattei, che il cronista si accingeva a pubblicare. Venne tenuta in considerazione anche la pista cosiddetta del "golpe Borghese". De Mauro, la sera in cui fu rapito aveva appena posteggiato la sua auto, una Bmw, accanto al portone d'ingresso del palazzo in cui abitava, in viale delle Magnolie. I sicari di mafia gli tesero una trappola e De Mauro venne rapito. Poche ore dopo la sua auto fu ritrovata in via Pietro D'Asaro nella zona di via Dante. Secondo il pentito Francesco Marino Mannoia i resti del giornalista rimasero sepolti per diversi anni sotto un ponte del fiume Oreto ma successivamente i capimafia della zona decisero di rimuovere le ossa che furono sciolte in un fusto pieno d'acido. 

"Abbiamo il diritto e il dovere - ha detto Orlando - di continuare a chiedere verità e giustizia per quella morte, di essere accanto ai familiari e ai colleghi di De Mauro in questa battaglia. Quella morte è rimasta nel mistero, un mistero che nemmeno i pentiti di mafia hanno svelato, forse proprio perché legata ad eventi oscuri quel periodo storico, come la morte di Enrico Mattei e il tentato golpe di Valerio Borghese".

Alla fine della cerimonia è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare De Mauro. "Chiediamo agli inquirenti di riaprire le indagini per individuare i responsabili dell’assassini - ha sottolineato il vicepresidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales -. Chiediamo ancora una volta verità e giustizia per conoscere tutti i retroscena che hanno portato alla morte del collega". Per il vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Li Castri, "De Mauro fa parte del patrimonio di tutti noi giornalisti, così come tutti gli altri caduti in Sicilia. Otto giornalisti uccisi nell’isola perchè facevano il loro mestiere con coraggio e onestà". 

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