"I cordoli sono pericolosi", revocata pista ciclabile davanti allo stadio
Il Comune aveva fatto installare lo spartitraffico in viale del Fante. Dalla Prefettura però è arrivato lo stop per motivi di sicurezza e Palazzo delle Aquile ha revocato il provvedimento nel tratto compreso tra via del Carabiniere e piazzetta Salerno
I ciclisti avranno una corsia riservata in viale del Fante, anzi no. Il Comune nei giorni scorsi aveva fatto installare il cordolo divisorio all'altezza dello stadio Barbera, dalla Prefettura però è arrivato lo stop per motivi di sicurezza e Palazzo delle Aquile ha fatto dietrofront revocando l'istituzione della pista ciclabile in tutto il tratto che costeggia lo stadio.
Secondo la commissione di vigilanza su locali di pubblico spettacolo - composta da membri della Questura, dei vigili del fuoco, della protezione civile e della Prefettura - il cordolo può costituire un pericolo perchè è costituito da una struttura all'interno della quale ci sono cubetti di cemento facilmente estraibili e utilizzabili come corpi contundenti. Inoltre, il cordolo non consentirebbe un semplice afflusso e deflusso nel corso delle manifestazioni sportive.
L'ordinanza di revoca della pista ciclabile-(file Pdf)
Il 3 ottobre è quindi stata emessa una nuova ordinanza da parte del Comune che recepisce le indicazioni della Prefettura e ordina la revoca dell'istituzione della pista ciclabile nel tratto di viale del Fante compreso tra via del Carabiniere e piazzetta Salerno dove - in occasione delle partite - avviene il prefiltraggio dei tifosi. Il Comune ha disposto la rimozione dello spartitraffico e adesso dovrà ripensare il progetto. La domanda è: perchè non chiedere un parere prima di iniziare le operazioni?
"L'eliminazione della pista ciclabile bi-direzionale di viale del Fante, protetta da cordoli omologati dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, è una sconfitta culturale per tutta la città - tuona su Facebook il consigliere comunale ed ex assessore al Traffico Giusto Catania - e Ritengo che le ragioni addotte dalla commissione pubblico spettacolo siano poco convincenti e spiace constatare che l'amministrazione comunale non abbia elaborato alcuna contro-deduzione al fine di evitare la revoca dell'ordinanza. Sarebbe bastato adottare provvedimenti in vigore in prossimità di tanti altri stadi d'Italia e d'Europa per trovare una soluzione di sicurezza compatibile con la pista ciclabile la quale - conclude Catania - continua ad essere il modello su cui investire per l'espansione della rete ciclabile della città".