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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Via Gregorio Ugdulena

Panificio fantasma in via Ugdulena Sequestrati 100 chili di pane

Gli uomini del nucleo antifrodi della polizia municipale hanno riscontrato il cattivo stato di conservazione dei prodotti da forno: dal pangrattato ai crostini. Titolare denunciato per violazioni in materia di sicurezza alimentare

Niente autorizzazioni e condizioni igieniche precarie in un “panificio fantasma” in via Ugdulena, una traversa di via Libertà. Ancora un intervento della polizia municipale sul fronte dei controlli predisposti dal comandante Vincenzo Messina sulla sicurezza alimentare e sull’igiene dei prodotti offerti ai consumatori. Gli agenti del Naf (nucleo antifrodi), hanno scoperto una “consistente attività di panificazione e prodotti da forno condotta in un locale, peraltro riscontrato in pessime condizioni igienico sanitarie, ubicato al piano terra di un immobile di Via Ugdulena”.

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Secondo quanto riferiscono i vigili urbani, al momento del sopralluogo sono state identificate alcune persone dedite alla panificazione ed al confezionamento di pane e prodotti da forno (crostini, brioches, pangrattato). “E’ stata riscontrato – si legge in una nota diramata da via Dogali - il cattivo stato di conservazione, soprattutto del pangrattato, posto in sacchi di carta aperti senza alcuna protezione ed a diretto contatto col pavimento. Pronto per la commercializzazione alla grande distribuzione, il pane giaceva sulla soglia del locale, esposto agli agenti atmosferici, dentro ceste di vimini logore e sudicie. Il locale utilizzato presentava gravi carenze igienico sanitarie, con il pavimento sporco e  le pareti scrostate con ragnatele diffuse”.

Inoltre il conduttore dell’attività, A.C. di 47 anni, si era sprovvisto dell’autorizzazione amministrativa e non ha esibito il certificato di agibilità e di destinazione d’uso dell’immobile. In pratica un’attività fantasma la cui prosecuzione veniva sospesa dagli uomini del Naf con il sequestro di 100 chili di pane e prodotti da forno, delle attrezzature utilizzate per la panificazione ed il confezionamento e l’apposizione di sigilli onde evitare il perpetrarsi della potenziale pericolosità per la salute pubblica. Il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per le violazioni compiute in materia di sicurezza alimentare, salubrità e buona conservazione delle sostanze poste in vendita per l’alimentazione.

L’etichettatura del pane faceva riferimento ad uno stabilimento residente nella provincia e sono in corso ulteriori indagini destinate ad accertare l’intero ciclo merceologico dei prodotti da forno, dalla lavorazione alla individuazione dei canali di vendita. “La tutela della sicurezza alimentare – dice il comandante Vincenzo Messina –  è uno dei  nostri obiettivi prioritari per la difesa dei consumatori, connesso al contrasto dell’abusivismo commerciale a garanzia di coloro i quali operano nella legalità”.

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