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Cronaca Tommaso Natale / Via Sferracavallo, 130

L'omicidio dopo l'ennesima lite: "Mi ha detto che non avevo le palle per sparare"

I retroscena che hanno portato al delitto di via Sferracavallo. Pietro Billitteri, dipendente Rap, ha ammesso di aver ucciso il vicino Cosimo D'Aleo a causa delle continue angherie subite: "Rendeva la mia vita un inferno". Ritrovata la pistola, una calibro 38 detenuta illegalmente

"Ero stanco delle continue offese e delle provocazioni che ero costretto a subire. Era una continua minaccia". Si è difeso così con gli inquirenti Pietro Billitteri, 60 anni, che ieri ha sparato contro il 43enne Cosimo D'Aleo, uccidendolo. L'omicidio è avvenuto in via Sferracavallo, intorno alle 21. L'ultima goccia che ha scatenato l'ira di Billitteri il barbecue acceso dal vicino, col fumo che arrivava fin dentro la casa di Billitteri. I due abitavano in una palazzina al civico 130 e i contrasti erano diventati sempre più frequenti con il passare del tempo.

Billitteri, dipendente della Rap, ha provato a scappare ma la polizia lo ha rintracciato poco dopo in un magazzino alla Marinella. Davanti agli agenti, la confessione. "Ci insultava e ci derideva ogni volta che passavamo io e mia moglie. Era una continua minaccia". Poi la ricostruzione al pm Gianluca De Leo di quanto accaduto: "Stavo andando al lavoro per il mio turno serale. Ho dimenticato il badge e sono tornato a casa a prenderlo. Mi ha bucato la maglietta con il forchettone che stava utilizzando per arrostire la carne sul barbecue. Allora sono andato in casa ho preso la pistola e sono ritornato in strada". Neppure davanti alla pistola puntata, D'Aleo avrebbe smesso di insultare Billitteri. "Tanto non hai le palle di sparare", gli avrebbe urlato.

Arrestato l'assassino: "Mi dava fastidio il fumo del barbecue"

Poi gli spari, il corpo di D'Aleo - accusato in passato di rapina, aggressioni e violenze anche in famiglia - che resta per terra sotto la pioggia privo di vita e la fuga dell'omicida a bordo della sua Ford Fiesta ritrovata in via Verne. Trovata anche l'arma usata da Billitteri, una calibro 38. La pistola era detenuta illegalmente, per questo Billitteri è stato anche denunciato. Il dipendente della Rap ha detto di averela trovata dentro un cassonetto durante un turno di lavoro. L'azienda intanto ha reso noto di averlo sospeso dal servizio "in attesa  - recita una nota - dei chiarimenti da parte degli organi preposti".

Sulla cancellata del cortiletto campeggia uno striscione con la foto della vittima e la scritta: "Mostro, hai ucciso mio marito senza pietà". Nell'estate del 2016 a Borgo Nuovo una lite per i panni stesi portò all'uccisione di Vincenzo Barbagallo. Mentre nell'ottobre del 2017 all'Arenella Alessandra Ballarò sparò e uccise Leonardo La Bua dopo che la vittima, insieme al fratello, avevano schiaffeggiato il padre malato. 


 

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