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Cronaca Montepellegrino / Via Anwar Sadat

Fiera, comitato Prendocasa blocca lo sfratto di 6 famiglie

Abitano dal 2013 in un immobile occupato abusivamente. “Si tratta - dice Vittorio Pitrelli del Comitato - di persone in situazioni economiche di disagio"

Il comitato "Prendocasa Palermo" ha rinviato uno sfratto di sei famiglie che da maggio 2013 hanno occupato uno stabile in via Anwar Sadat, nella zona della Fiera. "Dopo aver occupato - si legge in una nota del comitato - avevano avviato l’autorecupero della palazzina. Gli appartementi in questione erano infatti dismessi da 8 anni e l’occupazione aveva risolto il problema abitativo di 6 famiglie, in cui sono presenti 10 minori e un uomo malato di tumore". Lo sfratto è stato rinviato al primo dicembre.

Le famiglie, in chiara difficoltà, hanno contattato qualche settimana fa il comitato per ricevere sostegno nella resistenza allo sfratto, rivolgendosi allo sportello antisfratto di via San Basilio. “Si tratta  - dice Vittorio Pitrelli del Comitato - di famiglie in situazioni economiche di disagio,che hanno occupato per far fronte a un bisogno primario e ad un diritto fondamentale: avere una casa e un tetto sopra la testa".

"Sosteniamo la pratica dell’occupazione a scopi abitativi - spiegano dal comitato - perché crediamo che solo una lotta comune tra i quanti vivono l’emergenza abitativa nella nostra città può costruire un vero cambiamento dello stato attuale di cose, soprattutto in un momento in cui le amministrazioni competenti, a fronte di più di 1500 famiglie in emergenza abitativa e 10000 in attesa dell’assegnazione di una casa popolare, non si impegnano.nella risoluzione della problematica. Crediamo che l’emergenza abitativa a Palermo potrebbe trovare una parziale soluzione con l’assegnazione dei beni confiscati a tutte quelle famiglie che non hanno una casa".

Il comitato Prendocasa, con altre realtà politiche cittadine, ha convocato per oggi pomeriggio alle 16,30 un’assemblea cittadina presso la Chiesa di Santa Lucia al Borgo vecchio. “Il fine è duplice: – si legge in una nota-  rafforzare il confronto tra le realtà che creano un'alternativa reale alle politiche scarsamente assistenzialiste della pubblica amministrazione, intraprendendo dei percorsi reali di lotta, e affrontare nel concreto della pratica l'imminenza dei rischi di sgomberi e sfratti che affliggono chi subisce la crisi e chi coraggiosamente pone delle sfide alle politiche di austerità".

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