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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Roma, 248

Via Roma, picchiato a sangue tra l'indifferenza generale: "Perché guardate e basta?"

Un uomo per terra, senza scarpe, trattenuto da un altro che lo colpiva con una scarpa. E' la scena che si è presentata agli occhi di Daniela Tomasino, attivista dell’Arcigay, davanti al Teatro Biondo: "E' stato surreale"

Le urla, il sangue, la paura. Un uomo per terra, senza scarpe, trattenuto da un altro che lo picchiava con una scarpa. E' la scena che si è presentata agli occhi di Daniela Tomasino, attivista dell’Arcigay assai nota in città, in via Roma. L’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 19,30, nei pressi del Teatro Biondo. L’attivista ha deciso di raccontare quanto ha visto attraverso un lungo post su Facebook.

"Ho visto un uomo per terra, senza scarpe, trattenuto da un altro che lo picchiava con una scarpa - scrive Daniele Tomasino -. Mi sono messa a urlare e a suonare il clacson, e ho fermato la macchina (in piena corsia preferenziale, per altro). Li ho raggiunti continuando a urlare: 'Cosa fate? Fermi! Fermo!'. Un'altra donna urlava di smetterla, dalla macchina da cui era sceso il tizio che stava picchiando l'altro, e che era coperto di sangue. Mi sono messa in mezzo tra i due, impedendo al picchiatore di continuare".

La scena si stava svolgendo davanti al teatro Biondo davanti ad alcune persone. Il racconto prosegue così: "Io continuavo a urlare: 'Fermi! Basta! Che stai facendo? Staccati!'. E urlavo a chi mi guardava: 'Aiutatemi! Separiamoli! Che state facendo? Chiamate la polizia! Perché guardate e basta? Ma quelli hanno ripetutamente alzato le spalle, rispondendo: 'Io? E che c'entro io? Io non mi immischio".

Daniela Tomasino-2Tomasino aggiunge: "Malgrado i miei sforzi e i miei tentativi di fare leva non mollava la presa, e a un certo punto la scena è diventata surreale, perché il tizio ha trascinato per qualche metro l'uomo per terra, e anche me, che non li lasciavo andare. Dopo pochi, concitati minuti, è scesa la donna dalla macchina, ha aiutato a staccare il tizio dall'altro e l'ha convinto a risalire in macchina e ad andarsene. Pochi istanti dopo ho fermato una macchina della polizia, e insieme a un'altra signora ho raccontato tutto. Ma in questi casi la querela è di parte, e la nostra testimonianza non serviva a nulla. Non sono scene a cui sono abituata, per fortuna, e l'adrenalina ci ha messo un po' a cessare il suo effetto. Io non so cosa fosse successo o chi dei due avesse iniziato. Ma quello che non mi farà dormire è la complicità e l'indifferenza". 

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