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Cronaca Tribunali-Castellammare

Via Giovanni Meli, tante ordinanze e un cantiere Coime aperto rendono impossibile comprendere i divieti di sosta

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Relativamente sulle multe sbagliate in via Giovanni Meli, il "Comitato dei commercianti del Quadrilatero di Sant’Eligio", che da ormai due anni si batte per la riqualificazione sociale, turistica e commerciale di questo importante quartiere storico avrebbe il piacere di integrare lo stesso con la seguente dichiarazione: “ Apprendiamo ancora una volta che via Meli, oltre ad essere ostaggio di auto posteggiate ovunque, anche in aree pedonali, è purtroppo anche ostaggio della burocrazia municipale e di una errata interpretazione delle ordinanze che il Comune di Palermo emana ma che spesso non porta a termine rendendole pienamente esecutive. Tutto questo provoca malcontenti presso i commercianti, i residenti e gli stessi avventori del Quadrilatero che spesso non sanno dove posteggiare.

Ad oggi, si legge nell’articolo, abbiamo il caso paradossale dell’intervento dei Vigili urbani (chiamati spesso dagli stessi residenti e commercianti per abbassare il tasso di pressione delle auto posteggiate in malo modo) che multano quanti sono posteggiati lungo il tratto di arteria tra piazza Fonderia e Piazza Meli e che poi sono obbligati ad annullare le loro stesse contravvenzioni. Di fatto, su quel tratto di strada (sul lato destra salendo verso piazza Meli) esistono due diverse indicazioni. Una relativamente al divieto di sosta per il cantiere Coime, iniziato oltre due mesi fa, attualmente fermo e mai ultimato, e l’altra dettata dall’Ordinanza n.150 del 17/02/2021 che già indica proprio che nel tratto dal civico 21 alla Piazza viene revocata la possibilità di sosta per le auto in virtù dell’istituendo passaggio pedonale provvisto di dissuasori per le auto (dissuasori che ancora dopo tre ani, ovvero dalla prima delibera della loro istituzione dello scorso 2018).

Ad oggi quindi il Coime fatica a posizionare i dissuasori mentre l’Amat non ha mai installato la segnaletica definitiva prevista dall’Ordinanza che istituisce il divieto di sosta!! Alla luce di quanto qui esposto, per quanto disposto dall’Ordinanza mal interpretata e per tante altre necessità impellenti di viabilità, questo Comitato chiede, con l’occasione, un incontro urgente con il Comandate della Polizia municipale Messina per meglio rappresentare le proprie esigenze e chiarire una volta per tutte i reali divieti di sosta che caratterizzano l’arteria”. 

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