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Giovedì, 18 Aprile 2024
Reti fognarie / Montepellegrino / Via Ammiraglio Rizzo

Liquami in via Ammiraglio Rizzo, il Comune ordina gli scavi: "Spese a carico dei privati"

Residenti da mesi alle prese con un "fiumiciattolo" di acque reflue che provoca cattivi odori. Diverse ispezioni non hanno chiarito l'origine del guasto. Il sindaco ha disposto l'intervento dell'Amap, specificando che l'azienda per la spesa non potrà rivalersi sull'amministrazione

Liquami che sgorgano da un tombino come se si trattasse di una specie di sorgente e, conseguentemente, aria che diventa irrespirabile. E' la situazione che si vive da mesi in via Ammiraglio Rizzo, all'altezza di via Porretti, a pochi metri dalla Fiera. Dopo la segnalazione arrivata al Comune nello scorso maggio da parte dell'associazione Comitati civici di Palermo e le ispezioni condotte sia da tecnici dell'amministrazione, sia dall'Amap, sia dal Nopa della polizia municipale, il sindaco Roberto Lagalla con un'ordinanza ha disposto che vengano disposti gli scavi "al fine di accertare la provenienza degli sversamenti". Nel provvedimento "emesso a tutela della salute pubblica" si precisa che interverrà l'Amap e che per le spese non potrà rivalersi sulle casse dell'amministrazione perché si tratta di "una problematica esclusivamente di natura privatistica".

In altre parole, l'azienda di via Volturno dovrà capire da cosa è causato il guasto e poi addebiterà i costi della verifica ai privati. Dall'ordinanza non è chiaro quale sia il condominio coinvolto: si fa riferimento dapprima all'immobile di via Ammiraglio Rizzo al civico 3, sebbene l'edificio si trovi praticamente a ridosso dell'Acquasanta. Successivamente nell'atto vengono citati due chiusini fognari posti all'altezza del civico 82 di via Ammiraglio Rizzo. E in questo caso sì, si è all'altezza dell'angolo fra via Ammiraglio Rizzo e via Porretti. Resta però da stabilire quale sia il residence che dovrà sobbarcarsi il costo dei lavori.

Sempre nell'ordinanza viene illustrato l'iter che ha portato al provvedimento del sindaco. Si parte dalla nota dell'Amap che a maggio segnala che "l'anomalia fognaria è dovuta a un guasto dello scarico a servizio dell'immobile di via Ammiraglio Rizzo al civico 3". Successivamente, sempre a maggio, arriva il sopralluogo dei tecnici del Comune e dell'Amap che provvedono all'apertura sia di un pozzetto della Wind, sia dei due chiusini fognari privati del civico 82, riscontrando in questi ultimi un cedimento del manto stradale. Al termine di questa ispezione viene escluso che la responsabilità sia imputabile alla Wind.

A luglio la verifica del Nucleo operativo polizia ambientale della municipale. I vigili controllano tutti i pozzetti dei condomini e delle attività produttive vicine al luogo in cui si verifica lo sversamento, ma non riscontrano anomalie e ritengono inoltre che i manufatti di Amap siano perfettamente funzionanti. Da qui, visto il permanere del fiume di liquami in via Ammiraglio Rizzo, Amap ha ritenuto necessario procedere allo scavo per stabilire, una volta e per tutte, l'origine del guasto. Adesso con l'ordinanza del sindaco è arrivato il via libera all'esecuzione dell'indagine nel sottosuolo.

Nel frattempo, chi abita o semplicemente passa da quella zona, deve fare i conti con quel rigagnolo di acqua sporca. "Oramai da alcuni mesi in diverse ore del giorno - ha scritto nei giorni scorsi un residente in una segnalazione a PalermoToday - in via Ammiraglio Rizzo, all'altezza di via Porretti, piombiamo di colpo nel terzo mondo! Qualcuno, a piacimento, attiva una pompa di sollevamento di acque reflue che, sistematicamente, finiscono per strada spandendo odori nauseabondi".

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