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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Viale Diana

Veterinario contro i randagi su Facebook, l'Ordine apre un procedimento disciplinare

Gli viene contestata la violazione di diversi articoli del codice deontologico, a iniziare dal primo, secondo il quale il medico è tenuto "alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti"

Potrebbe costare caro uno sfogo scritto su Facebook al veterinario palermitano finito sotto i riflettori per un post pubblicato sul proprio profilo sul social network. Il medico, aggredito da un cane mentre si trovava nei pressi della Favorita, aveva pubblicato una fotografia della gamba "infortunata" corredata da frasi che non sono passate inosservate (nella foto a destra). Il Partito animalista ha denunciato l'episodio agli organi di stampa e chiesto l'intervento dell'Ordine dei veterinari.

veterinarioA carico di L.Z., libero professionista laureato a Messina e regolarmente iscritto all'ordine di Palermo dal marzo del 2003, è stato infatti aperto un procedimento disciplinare. "Ho avuto un'audizione preliminare - spiega a Palermo Today Paolo Giambruno, presidente dell'Ordine dei veterinari di Palermo - nel corso della quale gli ho illustrato quanto ci è stato segnalato. L'interessato ha ammesso di essere l'autore del post, anche se ha sottolineato di non avere realmente quel pensiero".

"Successivamente - prosegue - ho riferito al Consiglio, che ha stabilito di aprire un procedimento formale. Adesso il dottore ha circa venti giorni di tempo per presentare una memoria difensiva e poi, sempre il Consiglio, prenderà una decisione".

Al veterinario viene contestata la violazione di diversi articoli del codice deontologico a iniziare dal primo, secondo il quale il medico veterinario è tenuto "alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti", e dal numero 34 che vieta di esprimere "apprezzamenti di sorta".

All'inizio di marzo dovrà presentarsi al Consiglio. "La seduta - spiega Giambruno - è a porte chiuse. Non è ammesso il pubblico, così come il medico non può presentarsi con un avvocato. Il Consiglio deciderà poi se archiviare il caso o se procedere. Le sanzioni possibili previste sono l'avvertimento, la censura, la sospensione fino a sei mesi e la radiazione. Anche se mi sento di escludere quest'ultima ipotesi".

E intanto l'opinione pubblica si divide, tra chi chiede un provvedimento severo e quanti invece lo difendono. Su Facebook, la pagina "Siamo con il veterinario" conta circa 700 iscritti.

Aggredito da un cane, inneggia all'eutanasia.Interviene l'Ordine
 

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