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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Piazza Niscemi

Vertenza Almaviva, paura per l’anno nuovo: Orlando invoca la clausola sociale

Resta ancora la preoccupazione per i 60 lavoratori palermitani che sarebbero destinati a spostarsi a Rende. Ma l'Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali fanno fronte comune per respingere l'ipotesi del trasferimento

Il 2016 giunge al termine e porta con sé tutti i dubbi e i timori sulla vertenza Almaviva, con sessanta lavoratori ancora in attesa di scoprire il proprio destino. Si è svolto ieri sera a Villa Niscemi l’incontro tra il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Giovanna Marano e le organizzazioni e le rappresentanze sindacali di Almaviva, insieme ad una delegazione di lavoratrici e lavoratori destinatari del trasferimento a Rende. A fronte del quadro rappresentato dalle segreterie provinciali di Slc, Fistel, Uilcom e Ugl comunicazioni, l’Amministrazione comunale ha ribadito la propria netta contrarietà all'ipotesi del trasferimento.

Al termine dell’incontro il Sindaco e l’assessore hanno inoltre ribadito la volontà di intercedere ancora una volta con il Governo affinché possa essere fatta chiarezza definitiva sulla ipotesi di clausola sociale. "Ipotesi - ha detto Orlando - che come è ormai è evidente a tutti è l'unico strumento utile non solo a difendere l'occupazione ma a mantenere una dignitosa qualità del servizio". "Palermo - ha fatto eco l'assessore Marano - è tra le città che ha visto in questi anni crescere e radicarsi lo sviluppo di servizi a valore aggiunto attorno ai call center e quindi l'amministrazione comunale è in prima linea a difesa di un asset importante per il territorio".

Intanto prosegue lo sciopero proclamato di 23 giorni, dal 19 al 10 gennaio, per evitare che vengano licenziati i lavoratori che dovevano trasferirsi il 19 dicembre. I sessanta sono rimasti esclusi dalla selezione da parte di Exprivia, che ha scelto tra le candidature presentate per coprire i 297 posti previsti. Le domande arrivate infatti erano più di 300. E se i 60 non vanno a Rende, dove già risultano dipendenti, non presentandosi in servizio saranno licenziati. Una situazione che ha spinto i lavoratori a organizzare un "tweet bombing" con gli hashtag #convocazioneMiseSubito, #vertenzaAlmavivaExpriviaPalermo, #trasferimenti=licenziamenti e #maiarRENDErsi.

ll Sindaco si è impegnato a chiedere subito ad Enel ed Exprivia un incontro risolutivo, dove "chiarire con un piano dettagliato come recuperare al lavoro i sessanta lavoratrici e lavoratori al momento fuori dal perimetro della commessa Enel e che rischiano il trasferimento a Rende sin dai prossimi giorni. Allo stesso tempo - ha concluso Orlando - ad Almaviva abbiamo già chiesto la sospensione dei trasferimenti a Rende come atto per concorrere allo sbocco positivo della vicenda palermitana".

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