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Cronaca

Verbali top secret nella mail di un giornalista, assolta funzionaria: "E' stato un errore"

Così ha deciso il giudice per Annamaria Vancardo, imputata per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Avrebbe spostato la mail di Lirio Abbate, de L'Espresso, dalla lista dei cronisti a quella della Dda

Per mesi grazie al suo "errore" un giornalista avrebbe ricevuto i verbali top secret della Direzione distrettuale antimafia. Il giudice Marina Petruzzella ha assolto l’impiegata del tribunale Annamaria Vancardo dall’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio con la formula secondo cui "il fatto non costituisce reato". Il pubblico ministero Pierangelo Padova aveva chiesto per lei, oggi trasferita nell’ufficio decreti di citazione, due anni di carcere.

A scoperchiare il caso era stata la stessa Procura che, dopo i fatti avvenuti nel 2015, aveva avviato un’indagine e disposto una consulenza informatica per chiarire come mai il giornalista Lirio Abbate, firma de L’Espresso, fosse finito nella mailing list della Dda ricevendo documenti confidenziali. Il perito avrebbe evidenziato che il nome del cronista risultasse sia nella lista dei procuratori sia in quella della stampa.

La funzionaria del palazzo di giustizia si è sempre difesa sostenendo di aver spostato per un mero errore l’indirizzo del cronista da una elenco all'altro. Una "giustificazione" alla quale non ha creduto la Procura secondo cui lo spostamento avrebbe dovuto determinare la cancellazione della sua casella di posta dalla lista top secret dei magistrati antimafia. Cosa che però è mai avvenuta.

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