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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Ok dal Consiglio al piano delle alienazioni: bocciato emendamento per la vendita dell'ittico

L'opposizione aveva chiesto di rinviare al 2021 la cessione del mercato all'Autorità portuale, per arrivare ad un atto condiviso. La maggioranza ha insistito, ma la proposta di modifica della delibera di Giunta non è passata. Le minoranze: "Arroganza politica, sindaco sfiduciato"

Il mercato ittico non sarà ceduto all'Autorità portuale. Almeno per il momento. Nel piano delle alienazioni, atto propedeutico al bilancio approvato oggi dal Consiglio comunale, la struttura di via Crispi non c'è. E' stato infatti bocciato l'emendamento del consigliere Francesco Bertolino, che prevedeva l'inserimento del mercato del pesce nell'elenco dei beni di proprietà del Comune da vendere. Decisiva l'astensione del presidente Totò Orlando e il voto contrario del consigliere Pd Rosario Arcoleo, che hanno fatto andare sotto la maggioranza.

Malgrado l'intesa tra il sindaco Leoluca Orlando e il presidente dell'ente porto Pasqualino Monti, che aveva anticipato a PalermoToday la notizia della cessione dell'area per abbattere la struttura esistente e costruirne una nuova più piccola e funzionale, la Giunta non ha incluso il bene nel piano alienazioni. L'amministrazione ha provato a metterci una "pezza", facendo presentare ad un esponente della maggioranza l'emendamento oggi bocciato, e dunque dovrà rinviare ogni ipotesi di riqualificazione dell'attuale mercato ittico a cura della Autorità portuale.

Mercato ittico, il Comune vuole venderlo all'Autorità portuale  

Il sindaco Orlando però non si arrende e annuncia che il Comune, "perseguirà tale obiettivo in collaborazione istituzionale con la Autorità portuale, che con fondi messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture sta operando per la riqualificazione e il rilancio del porto e delle zone urbane di riferimento, dopo anni di una gestione autoreferenziale e disastrosa anche con costose progettazioni di opere di stravolgimento ambientale delle aree portuali e costiere e con effetti negativi sul tessuto urbano". 

In questa vicenda, l'opposizione trova spunto per attaccare l'amministrazione Orlando e la sua maggioranza. Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia a Sala delle Lapidi, parla di "arroganza politica della maggioranza e del sindaco, che hanno preso una batosta per non aver voluto coinvolgere il Consiglio. Non siamo contro la cessione del mercato ittico all'Autorità portuale, tra l'altro l'attuale struttura è un obbrobrio, ma dobbiamo prima discuterne tutti".

La posizione delle opposizioni era di rinviare l'emendamento a gennaio e includere la vendita dell'ittico nel piano delle alienazioni 2021. "Il sindaco e la sua volatile maggioranza - prosegue il vicepresidente della commissione Bilancio Andrea Mineo (Fi) - hanno ritenuto con insensibilità e indifferenza di non ascoltare gli appelli delle altre forze politiche, che chiedevano di poter individuare un percorso alternativo piu congruo e trasparente affinché l’amministrazione attiva e l’autorità portuale, potessero addivenire ad un atto compiuto che garantisse gli interessi di tutte le parti coinvolte nella realizzazione di un nuovo mercato ittico a Palermo. Confidiamo che nel più breve tempo possibile si possa elaborare, tutti assieme, un atto deliberativo che tenga conto della proposta avanzata dall’Autorità portuale ma soprattutto che tenga in debita considerazione il potere di programmazione che è, e rimane, in capo al Consiglio comunale".

"Ancora una volta - aferma Marianna Caronia, altra esponente forzista - la Giunta ha provato a fare passare con un semplice emendamento dell'ultimo minuto un importante provvedimento di tipo urbanistico, camuffandolo come una semplice attività di alienazione. Nel merito, l'idea della riqualificazione dell'area del mercato ittico non è certamente negativa, ma non è più tollerabile che provvedimenti come questo, che sono a tutti gli effetti di pianificazione urbanistica con importanti ricadute sull'assetto del territorio e sulle attività produttive, non vedano un coinvolgimento pieno del Consiglio comunale. Bene ha fatto quindi l'Aula a rivendicare il proprio ruolo di organo sovrano per la pianificazione".

Rincara la dose il gruppo Oso, con Ugo Forello e Giulia Argiroffi: "La sonora bocciatura dell’emendamento per il quale il sindaco è venuto in Aula a elemosinare 'fiducia in lui', sancisce una sfifducia ormai conclamata e diffusa al suo operato. L'assenza di condivisione, di dialogo e di programmazione che caratterizzano l’operato di questa amministrazione, hanno già dimostrato il fallimento. Se l’obiettivo è il bene della città, ed è evidente che il bene della città non sia più l’obiettivo di Orlando, dobbiamo pretendere garanzie che non possono che passare da dialogo e confronto. E' finita l’era di Orlando! Dobbiamo solo resistere e salvare il salvabile fino alla fine. E poi ricominciare".

Per Alessandro Anello (Lega), vicepresidente della commissione Attività produttive, il responso del Consiglio "è una bocciatura pesante, sintomo della mancanza di una maggioranza ma soprattutto di una visione politica a supporto del primo cittadino. Si sta verificando quanto avevo avuto modo di dire in occasione della sfiducia al sindaco, ovvero che ci saremmo trovati di fronte, come siamo, ad una lenta e inesorabile agonia dell'amministrazione Orlando". Mentre per Fabrizio Ferrandelli (+Europa), con il piano delle alieanzioni, "è emersa tutta l’incapacità di programmazione e pianificazione dell’amministrazione comunale che con un colpo di mano avrebbe voluto creare ancora più incertezza sulle sorti di una attività produttiva già penalizzato dall’incapacità di gestione di questi mesi".  

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