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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Via Papireto

"Ha preteso interessi del 1.200 per cento annui", ma risarcisce la vittima di usura e torna libero

Calogero Filoreto, titolare di un negozio in via Papireto, era finito in carcere a dicembre: un laureando in Architettura che voleva avviare un'attività e si era fatto prestare 3 mila euro, dopo una serie di minacce e l'impossibilità di restituire i soldi, lo aveva fatto arrestare in flagranza

"Forse non hai capito la situazione, quelli ti tolgono la macchina", è così che Calogero Filoreto, 39 anni, avrebbe cercato di intimorire un laureando in Architettura a cui avrebbe prestato dei soldi con interessi del 1.200 per cento all'anno e che, però, lo aveva denunciato e fatto finire in carcere a dicembre dell'anno scorso. Adesso, il presunto usuraio, titolare di un negozio in via Papireto, ha deciso di risarcire il giovane con 5 mila euro e - visto anche il tempo trascorso dal suo arresto - ha così ottenuto la scarcerazione dal gup Lirio Conti.

SANTORO NUOVA-2Il giudice, che sta processando Filoreto con il rito abbreviato, ha accolto l'istanza dell'avvocato Stefano Santoro (nella foto) ed ha imposto all'imputato soltanto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Accettando il risarcimento, inoltre, la vittima (assistita dall'avvocato Fausto Maria Amato) ha rinunciato a costituirsi parte civile, così come l'associazione Solidaria.

Secondo la guardia di finanza, Filoreto, che lavora nel settore dei traslochi e della compravendita di mobili usati, avrebbe agganciato il laureando che stava cercando di avviare un'attività. Il giovane, non riuscendo ad ottenere un prestito con i canali regolari, avrebbe accettato le condizioni di Filoreto. Così a novembre si sarebbe fatto consegnare 3 mila euro, ma l'imputato, già dopo due settimane, ne avrebbe pretesi indietro 4.500. Una cifra che sarebbe lievitata fino a 6 mila euro a metà dicembre. Somme che il laureando non sarebbe riuscito a restituire. 

A quel punto, secondo l'accusa, sarebbero partite le minacce anche molto pesanti da parte di Filoreto. Dopo giorni di paura la vittima aveva quindi deciso di denunciare e all'ultimo appuntamento con il presunto usuraio si era presentato insieme ai militari guidati dal colonnello Gianluca Angelini, incastrando l'imputato. In base al piano organizzato dagli inquirenti, infatti, lo studente era andato al negozio di Filoreto e gli aveva consegnato i soldi che gli doveva. Questi li aveva subito incassati ed era stato immediatamente arrestato in flagranza.

La Procura ha poi chiesto ed ottenuto il giudizio immediato e Filoreto ha optato per l'abbreviato. Prima che il processo entrasse nel merito, l'imputato ha deciso di risarcire la vittima e questo non solo gli ha consentito di lasciare il carcere, ma potrebbe avere anche ripercussioni sull'entità dell'eventuale pena che gli sarà comminata.

Per la stessa vicenda, il 24 giugno, è stata arrestata anche un'altra persona, Giuseppe Cannino: secondo la Procura, sarebbe stato lui ad avere materialmente la disponibilità dei soldi prestati allo studente e avrebbe anche dato direttive a Filoreto per recuperarli con gli interessi.

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