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Cronaca

Troppi ricorsi vinti a Medicina: lezioni ferme per una settimana

L'attività didattica sospesa da lunedì 13 fino al 20. Pronta ad insediarsi una commissione che passerà in esame i curricula dei circa 100 studenti per i quali la sentenza del Tar è stata notificata all'Ateneo. Pronte due aule, al via nuovi incarichi di docenza

L’attività didattica del primo anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia si ferma da lunedì 13 fino al 20 per affrontare il problema degli studenti che hanno vinto il ricorso (o lo hanno fatto, e sono in attesa di sentenza del Tar) e che affollano le aule insieme con i 340 studenti che erano entrati in graduatoria a seguito dei test di ammissione. Domani si insedia una commissione, presieduta dal presidente della Scuola di Medicina Francesco Vitale e costituita da componenti del Consiglio di laurea, che passerà in esame i curricula dei circa 100 studenti per i quali la sentenza del Tar è stata notificata all’Ateneo.

Molti di loro, infatti, hanno nel loro curricula crediti formativi ottenuti frequentando altri corsi di laurea, e quindi dovrebbero essere iscritti direttamente al secondo anno o ad anni successivi al secondo. Serve quindi conoscere la posizione esatta di tutti per  inserirli nei diversi anni di studio e tarare così la capienza delle aule e il numero dei docenti necessari alla loro formazione. In questi giorni le lezioni del primo semestre del primo anno (Inglese, Informatica, Chimica, Fisica) sono state frequentate sia dagli studenti vincitori del concorso, sia dai vincitori di ricorso, sia da coloro che aspettano ancora la sentenza del Tar o del Cga, con inevitabili disagi. Si tratta di diverse “generazioni” di ricorrenti. C’è chi ha vinto il ricorso sulla base del “bonus maturità” annunciato e poi ritirato dal ministero dell’Università nelle selezioni dell’anno accademico 2013-2014, c’è chi lo ha fatto sulla base della violazione potenziale dell’anonimato dei candidati.

Nelle scorse settimane, una prima circolare ministeriale prevedeva che i ricorrenti vincitori venissero assegnati nelle Università italiane secondo il loro punteggio in graduatoria, una successiva circolare li ha invece assegnati agli Atenei dove hanno sostenuto la prova. Una situazione che in questi giorni investe molte sedi universitarie italiane. Per quel che riguarda Palermo, sono state già individuate due aule della Scuola Politecnica dove potranno svolgersi le lezioni, e sono state espletate le procedure per gli incarichi di docenza necessari alla formazione dei nuovi immatricolati.

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