rotate-mobile
Cronaca

Università e parcheggi, la Camorra dietro la società vincitrice dell'appalto?

Secondo un'inchiesta pubblicata sul Fatto Quotidiano sulla Eltron ci sarebbero le informative antimafia arrivate dalla prefettura napoletana. Ma mentre i comuni di Lecco e Calolziocorte hanno annullato l'appalto, il rettore Lagalla afferma: "Non ne sapevo nulla"

Ci sarebbe l'ombra della Camorra dietro la Eltron, la società capofila dell'Associazione temporanea d'imprese costituita per stipulare un contratto con l'Università di Palermo per la gestione del parcheggio all'interno della cittadella. Queste la rivelazione dell'inchiesta pubblicata sul sito de Il Fatto Quotidiano. Sulla società, che per anni ha gestito alcune aree di sosta e parcheggio per conto delle amministrazioni di Lecco e Calolziocorte, sono arrivate le informative antimafia arrivate dalla prefettura napoletana. I comuni lombardi hanno subito annullato l'appalto, mentre il rettore dell'ateneo palermitano, Roberto Lagalla, è caduto dalle nuvole. "Credo che la curiosità sia legittima - ha spiegato al "Fatto" -, ma non ne sapevo nulla". Una commissione bilancio ad hoc si riunirà a breve per discutere il futuro della questione.

Dopo anni di battaglie degli studenti per riorganizzare la questione del parcheggio a pagamento, la situazione non si era ancora sbloccata. All'arrivo del rettore Lagalla, l'ateneo affondava nei debiti: si parlava di un buco amministrativo di circa 30 milioni di euro. Uno dei primi servizi che saltò, per stringere la cinghia, fu il servizio navetta. A fronte del reinserimento del bus interno e di un sistema di videosorveglianza, la Eltron, che raccoglie la Smart Project di Casoria e la Sicurjest di Casalnuovo, avrebbe intascato interamente gli introiti del "pedaggio accademico": si parlava di abbonamenti da 50 euro per gli studenti e fino a 170 per i docenti. E fino ad oggi la pratica non era stata cestinata per il timore di dover pagare la penale all'azienda.

Ma adesso, una volta scoppiato il caos, la questione necessita una risposta rapida. Lagalla ha spiegato di essere "sicuro che il cda abbia assunto delle determinazioni nel rispetto della legge. C'è anche un parere dell’avvocatura dello Stato che ci dà ragione: devo supporre - conclude - che all’epoca dell’affidamento non fosse ancora successo nulla". Ed effettivamente, nel 2009, (anno di inizio per la stipula del contratto), non esisteva alcuna informativa sui contatti delle due aziende campane con la Camorra. Dunque, in prima battuta, l'accordo da nove anni in favore della Eltron avrebbe permesso all'Università di "risparmiare" sul servizio navetta da poco tagliato, in quanto le richieste dell'Amat erano troppo alte. E così, dall'individuazione dell'azienda vincitrice dell'appalto e la stipula dell'accordo, passa appena un giorno.

"Non è ancora stata inserita nell'ordine del giorno del prossimo cda - spiega il consigliere d'amministrazione d'ateneo, Sara Pizzillo - ma credo proprio che sarà oggetto di discussione. Chiederò di verificare i fatti e prendere le dovute contromisure. Su questa convenzione avevamo già espresso parecchi dubbi. L'unico guadagno dell'università era quello di vedere ripristinato il servizio navetta e l'inserimento della videosorveglianza. Bruscolini rispetto agli introiti che avrebbe avuto l'azienda. Non avremmo mai potuto permettere tutto ciò, soprattutto nel momento in cui non veniva garantito alcunché ai docenti e, soprattutto, agli studenti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Università e parcheggi, la Camorra dietro la società vincitrice dell'appalto?

PalermoToday è in caricamento