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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

I carabinieri e il contrasto alla violenza sulle donne, un impegno in concreto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Una nuova "stanza tutta per sé" è stata inaugurata, il 21 luglio scorso, presso la caserma dei carabinieri di Cefalù, alla presenza delle autorità locali, con la benedizione del vescovo Giuseppe Marciante e grazie alla proficua collaborazione con l’associazione "Soroptimist international d’Italia", a testimonianza del notevole sforzo profuso dall’Arma dei carabinieri nel settore della prevenzione e repressione del fenomeno della violenza domestica e di genere. La stanza è solo l’ultima, in ordine di tempo, di "stanze" di questo tipo, realizzate nelle caserme dell’Arma dei carabinieri in Sicilia e che ne vedono attive in tutto 16, ad Agrigento, Gela, Niscemi, Caltanissetta, Catania, Enna, Milazzo, Messina, Palermo Oreto, Palermo Piazza Verdi, Cefalù, Ragusa Ibla, Scicli, Siracusa Principale, Noto e infine Trapani.

I maltrattamenti di cui le donne sempre più frequentemente sono vittime, rappresentano l’aspetto più drammatico e preoccupante della sopraffazione e della discriminazione nei loro confronti, che negli ultimi anni ha visto per contro crescere la sensibilità verso il fenomeno. I luoghi e le modalità con cui si sviluppano le disparità e le sopraffazioni è molto ampio e purtroppo l’ambiente familiare è una sede in cui ancora troppe donne e minori, invece di trovarsi in un posto sicuro, vivono in un luogo ove si perpetrano atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni e sofferenze di natura fisica, psicologica, sessuale o economica.

Per tali ragioni, da diversi anni, l’Arma dei carabinieri ha intrapreso uno specifico percorso di contrasto alla violenza di genere che vede interventi di prevenzione e sensibilizzazione a livello sociale, in parallelo alla creazione di una rete di servizi assistenziali e di supporto alle vittime e, soprattutto, in armonia con il  nuovo modello normativo del legislatore rappresentato dalla legge numero 69 del 19 luglio 2019, meglio nota al pubblico come il cosiddetto "codice rosso".

Tutto ciò rende il lavoro dell’Arma ed i conseguenti procedimenti penali sui reati di genere, più incisivi e più rapida l’adozione di eventuali provvedimenti di tutela in favore delle vittime da parte della competente autorità giudiziaria. Sotto il profilo delle attività volte alla prevenzione ed al contrasto di questo odioso fenomeno, i Carabinieri di Sicilia, attraverso il progetto di "Una stanza tutta per sé", hanno realizzato con la "Soroptimist International d’Italia" in tutte le province dell’Isola le cennate 16 "stanze" adibite alle audizioni protette, utilizzate per sostenere le vittime nel delicato frangente della denuncia di violenze e abusi subiti. La realizzazione di tali spazi dedicati, favorisce l’emersione di reati così odiosi, che solo attraverso la denuncia possono essere efficacemente affrontati e risolti.

L’impegno dell’Arma nello specifico settore si è inoltre realizzato nella costituzione, presso i comandi provinciali carabinieri dell’Isola, della "Rete antiviolenza carabinieri", di cui fa parte personale altamente specializzato, che affianca i colleghi delle stazioni territoriali nel difficile percorso finalizzato ad individuare gli autori di tali reati. Spesso, infatti, è proprio compito degli operatori di base il sapere subito riconoscere le situazioni più gravi e intervenire, sostenendo adeguatamente le vittime. Il personale appartenente alla "rete antiviolenza" è appositamente addestrato presso l’Istituto superiore di tecniche investigative, centro di alta qualificazione del comando generale dell’Arma, ove vengono svolti corsi di formazione in materia di violenza di genere, nella consapevolezza che oggi, i dati statistici testimoniano la gravità di un fenomeno in incremento su cui occorre continuare ad intervenire anche in ambito preventivo.

L’obiettivo dei carabinieri di Sicilia, dunque, è quello di perseverare nelle azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno, oltre che con l’irrinunciabile azione di rete con il mondo delle istituzioni e delle associazioni, di favorire la crescita culturale ed il ripudio di ogni forma di violenza e di discriminazione. Un sentito ringraziamento, a tal proposito, ha espresso il generale di brigata Rosario Castello, comandante della legione carabinieri Sicilia, nei confronti del Soroptimist international club di Palermo e delle altre città siciliane, per la fruttuosa collaborazione che ha consentito di sostenere le iniziative sul territorio, anche in questo particolare e difficile periodo di emergenza pandemica.

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