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Cronaca

Caso Tutino-Crocetta, i giornalisti chiedono tutte le intercettazioni

La richiesta di tutte le registrazioni - che dovrà essere vagliata dal Gip - ha come obiettivo l'ascolto di eventuali conversazioni dello stesso tenore di quella pubblicata dall'Espresso

Una copia con le intercettazioni telefoniche e ambientali, comprese quelle ritenute inutilizzabili e non trascritte, del fascicolo di indagine aperto dalla Procura sul medico Matteo Tutino. A chiederla è stato l'avvocato Fabio Bognanni, legale dei giornalisti e collaboratori del settimanale "l'Espresso", Piero Messina e Maurizio Zoppi, autori del servizio sulla presunta intercettazione della telefonata tra il chirurgo e il governatore Rosario Crocetta.

In Procura è stata depositata una richiesta di incidente probatorio. La richiesta di tutte le registrazioni - che dovrà essere vagliata dal Gip - ha come obiettivo l'ascolto di eventuali conversazioni dello stesso tenore di quella pubblicata dall'Espresso.

La famigerata frase incriminata (che sarebbe stata pronunciata da Matteo Tutino) è: "Lucia Borsellino deve saltare, come suo padre". Il caso è scoppiato lo scorso 18 luglio. Poi però è arrivata la smentita delle quattro Procure distrettuali siciliane.

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