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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il caso

Il truffatore di Tinder in salsa palermitana, una donna denuncia: "Conosciuto sul web, mi ha portato via 3 mila euro"

Il contatto su un sito internet di incontri, poi una serie di appuntamenti e il raggiro. La vittima racconta: "Mi ha convinto a effettuare bonifici per creme miracolose e un corso di formazione". Nonostante i pagamenti, la cinquantenne non ha mai ricevuto alcun prodotto, né partecipato alle lezioni. A carico dell'uomo diverse segnalazioni alle forze dell'ordine

Al primo appuntamento, anche per vincere l’imbarazzo di un incontro al buio nato in un sito di incontri, si presenta facendo sfoggio di vestiti eleganti e modi galanti, da vero conquistatore. Peccato che, stando alle denunce presentate da alcune donne, sarebbe tutta una messinscena, un modo per conquistare la fiducia e insinuarsi nelle loro vite per truffarle e spillargli denaro, sfruttando magari la fragilità o le loro esigenze. "Questa persona va fermata. Quello che è successo a me - racconta a PalermoToday una delle vittime - non deve capitare a nessun’altra. A me ha portato via poco più di 3 mila euro, ad un’altra persona che ho avuto modo di conoscere, costretta ora a fare dei lavoretti per recuperare la somma, quasi 4 mila. Ho saputo però che ha lasciato un buco da ventimila euro nel conto corrente di un’altra donna in Piemonte".

A raccontare questa storia, simile a quella al centro del docufilm in onda su Netflix "Il truffatore di Tinder", è una donna, libera professionista di 50 anni. "So che probabilmente non riavrò mai i miei soldi, ma non è possibile che quest’uomo continui ad andare in giro indisturbato. Due settimane fa è stato visto a Mondello, mentre camminava a bordo di un'Audi che non ho idea di quanto valga. Sono andata a denunciarlo in commissariato e appena ho fatto il suo nome ho capito che si trattava di un soggetto conosciuto che aveva altri procedimenti a carico. O quantomeno lo hanno denunciato altre donne per la stessa ragione. Ma mai avrei pensato a questo epilogo quando ci siamo conosciuti".

Il primo incontro, prosegue la donna, risale a novembre scorso, dopo lunghe conversazioni in chat fra i due in un sito di dating online. "Avevamo deciso di vederci, ma per sentirmi al sicuro gli ho dato appuntamento per un aperitivo nel locale di un amico, vicino al lungomare di Mondello, che casualmente lo conosceva… diciamo ‘di vista’. Si ricordava che quest’uomo fosse un dottore che aveva lo studio alla Zisa o alla Noce". Dettaglio da non dimenticare. "E’ stata una serata piacevole - prosegue - durante la quale abbiamo parlato di tutto. Non è stato mai volgare, non mi è sembrato mai che avesse un doppio fine. Insomma, nulla di sospetto. Fra una cosa e l’altra gli raccontai che volevo fare un intervento chirurgico. Non l'avessi mai fatto...".

Questa confidenza infatti l’avrebbe convinto di trovarsi di fronte alla vittima perfetta. "A quella mia affermazione - racconta ancora - ha risposto lasciando intendere di essere un medico. Ha fatto un po' lo 'splendido' dicendo che aveva società all'estero, per esempio in Brasile, e che poteva farmi avere una crema che sarebbe invece arrivata dalla Svizzera, facendomi ottenere risultati migliori di un’operazione o delle iniezioni di acido botulinico. Mi sono lasciata convincere e l’ho pagato tramite bonifico. Mi sono insospettita per il fatto che il conto fosse intestato a una società, ma mi ha mandato tutti i documenti necessari". La vendita di creme miracolose, però, non sarebbe stato l’unico affare del "dottore": "Parlando del più e del meno mi ha convinto anche a iscrivermi ad un corso che mi avrebbe fatto diventare tecnico audiologo. Nella vita non si sa mai...". Nonostante i pagamenti, la donna racconta di non aver mai ricevuto i prodotti né partecipato al corso.

La storia sarebbe andata avanti ancora per qualche settimana. "Ad ogni occasione - aggiunge la donna - non mi ha dato mai motivo di pensare male. E’ sempre stato molto cortese. Si è reso disponibile una sera per portarmi a casa un farmaco perché stavo male". Pian piano, giorno dopo giorno, il truffatore sarebbe sparito dalla vita della cinquantenne. "L’ultimo contatto - continua - risale a metà gennaio. Appena ho capito che stava approfittando di me, ho chiuso e gli ho detto che mi avrebbe dovuto restituire tutto. Mi è stato risposto ‘Riavrai tutto’ e invece è sparito". Ma chi è quel sedicente medico, brizzolato e con una barba canuta molto curata?

Dai primi accertamenti, partendo dai documenti forniti da una delle vittime, si tratta di un uomo nato agli inizi degli anni Settanta, titolare di una società con sede in zona Inserra. La sua impresa, si legge nella visura, si occupa di "commercio al dettaglio presso il domicilio del consumatore di telefonia, computer, protesi acustiche e accessori nonché di assistenza e riparazione hardware e software". All’anagrafe risulta sposato e residente nella zona di Ballarò. Sulla sua testa penderebbero diverse denunce presentate negli ultimi anni da altrettante donne. Alcune nella zona di Mondello, altre a San Lorenzo, nella zona della Zisa e una anche a Torino. Non è chiaro se ci siano fascicoli aperti a carico suo in Procura. 

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