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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Truffa alla Regione, il riesame ordina la scarcerazione di Concetta Cimino

Torna libera l'ex dirigente accusata, insieme ad altri impiegati regionali e due imprenditori, di aver veicolato in conti correnti personali somme della Regione. Secondo i suoi legali si sarebbe attivata per segnalare situazioni anomale. Resta in carcere Currao

Il tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza di carcerazione – emessa dal gip Ettorina Contino - nei confronti di Concetta Cimino, indagata nell’ambito dell’operazione Iban che ha coinvolto 15 tra impiegati regionali e imprenditori, accusati di aver veicolato nei propri conti correnti somme destinate alla Regione. A renderlo noto è Camillo Traina, che insieme al fratello Marco, difende Concetta Cimino.

Oggi il presidente del tribunale della libertà, Giacomo Montalbano, ha disposto la scarcerazione dell'ex dirigente regionale. “Abbiamo dimostrato – spiega l’avvocato Traina a PalermoToday – che la Cimino aveva individuato dei “mandati” che Currao aveva falsificato. Tre mandati, per un totale di circa 130 mila euro, che la Cimino fece recuperare alla Regione. Abbiamo inoltre chiarito che l’ex dirigente informò di questa anomalia sia l’Avvocatura dello stato, sia i suoi superiori che l’allora assessore e il presidente della Regione”.

Secondo l'accusa invece la Cimino non avrebbe fatto nulla per evitare che il reato venisse commesso. Anzi, avrebbe consentito a Currao di utilizzare la sua password per accedere nel sistema informatico regionale. Nei giorni scorsi erano tornati in libertà anche Maria Antonella Cavalieri, Vito Di Pietra, Giuseppina Bonfardeci, Michele Ducato e Carmelo Zannelli. Resta invece in carcere il funzionario Emanuele Currao.

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