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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Maxi truffa del gasolio: contrabbando di carburante, manette anche a Palermo

Cinque persone ai domiciliari, oltre 100 persone indagate, due depositi carburanti sequestrati: questo il bilancio dell'operazione effettuata dalla guardia di finanza

Cinque persone agli arresti domiciliari, oltre 100 persone indagate, due depositi carburanti sequestrati. E' il bilancio dell'operazione (chiamata "Never Green") effettuata dalla guardia di finanza e dall’Agenzia delle Dogane sulla maxi truffa del gasolio, commessa ai danni dell’erario. Una truffa pari a 25 milioni di euro. L'operazione è stata condotta stamane tra Palermo, Trapani e Catania a conclusione di una indagine coordinata tra il 2014 e il 2016 dalla Procura.  

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Le ditte colpite sono la Pinta Zottolo di Mazara, uno dei depositi più importanti della Sicilia, e la Messana Saverio di Alcamo. I depositi sequestrati hanno una capacità di stoccaggio superiore ai quattro milioni di litri di carburante e oli minerali. E’ stato così scoperto un complesso meccanismo fraudolento di vastissime proporzioni finalizzato all’evasione fiscale. Tra gli arrestati c'è anche il palermitano Giuseppe Lo Presti. Sotto sequestro anche impianti, attrezzature, e autocisterne e del prodotto petrolifero destinati. I sequestri ammontano ad oltre 40 milioni di euro. 

L'attività investigativa svolta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria e dai funzionari dell'Agenzia delle dogane, anche con intercettazioni, ha consentito di accertare che la "Pinta Zottolo" aveva simulato la denaturazione di enormi quantità di gasolio da destinare ad usi agevolati (con aliquota fortemente scontata o esente) ed emesso falsi documenti di trasporto e false fatture di vendita dello stesso prodotto nei confronti di clienti compiacenti o talvolta addirittura completamente estranei ed ignari di essere destinatari solo cartolari del prodotto petrolifero.

Lo scopo era quello di precostituire cospicue scorte di carburante da destinare all’autotrazione e di poter commercializzare, completamente “in nero”, destinandole a vari operatori di settore compiacenti. In soli due anni risultano contrabbandati circa 40 milioni di litri di gasolio. Uno stratagemma che consentiva di aumentare esponenzialmente il volume d’affari e acquisendo un ruolo di supremazia sul mercato dei carburanti.  
 
 

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