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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Noleggiava auto, le reimmatricolava e le rivendeva", a giudizio per truffa: in 70 parte civile

Alessio Spiaggia, 28 anni, era stato arrestato l'anno scorso ed è finito a processo con l'immediato. Decine di presunte vittime, convinte di aver acquistato una macchina e che invece si erano ritrovate senza nulla, adesso chiedono i danni. L'imbroglio quantificato in oltre 800 mila euro

Avrebbe rivenduto decine di auto - tra cui anche una Maserati Levante e diverse Audi di grossa cilindrata - che tuttavia non sarebbero state sue e ad insaputa dei loro reali proprietari. Una maxitruffa da oltre 800 mila euro, ai danni di una cinquantina di persone convinte di aver acquistato (magari con i risparmi di una vita) la macchina dei loro sogno e che si sarebbero invece ritrovate con un pugno di mosche in mano. Alessio Spiaggia, 28 anni, titolare di una società di vendita di auto con sedi a San Cipirello e Misilmeri, è finito a giudizio con l'immediato ed ha scelto l'abbreviato.

Nel processo, che si sta svolgendo davanti al gup Annalisa Tesoriere, si sono costituite parte civile una settantina di persone, in rappresentanza anche di alcune aziende, che sarebbero state raggirate dall'imputato, e che sono difese, tra gli altri, dagli avvocati Maurilio Panci e Matteo La Barbera.

Spiaggia era stato arrestato il 4 novembre dell'anno scorso, in seguito all'inchiesta della guardia di finanza di Bagheria, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Giacomo Brandini e Giorgia Spiri. Aveva poi violato i domiciliari, peraltro per tentare di truffare banche e società finanziarie, secondo la Procura, e così a febbraio era finito nuovamente in carcere.

L'imputato avrebbe utilizzato sempre la stessa tecnica: avrebbe noleggiato auto nei principali aeroporti dell'Isola, ma anche a Roma, Napoli e Torino, e attraverso una serie di falsi atti di vendita le avrebbe poi reimmatricolate a suo nome o a nome di due società di mediazioni intestate a lui, infine le avrebbe rivendute a concessionarie e privati. Chi era convinto di aver acquistato una macchina, così come chi non sapeva di averla venduta, si era ritrovato all'improvviso con il mezzo sequestrato per via delle indagini.

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