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Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Magione

Rubato 29 anni fa e messo all'asta, quadro ritrovato torna alla Basilica della Magione

Si tratta di un olio su tela del XIX secolo raffigurante monsignor Giulio Benzo. A scovarlo nel catalogo di una casa d'aste (per la quale non sono emerse responsabilità) i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale. Denunciato un uomo per ricettazione

Trovato nel catalogo di una casa d'aste palermitana un quadro rubato 29 anni fa dalla Basilica della Magione. I carabinieri hanno recuperato e restituito un dipinto del diciannovesimo secolo raffigurante "Sua eccellenza monsignor Giulio Benzo", canonico della Magione, un olio su tela di cui fedeli e ammiratori avevano fino ad oggi potuto ammirare solamente una riproduzione collocata all'ingresso del Salone di Santa Cecilia, nella parte esterna della Basilica. La riconsegna è avvenuta stamattina alla presenza del principe Carlo di Borbone, del comandante della legione carabinieri Sicilia, il generale di brigata Riccardo Galletta e dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.

"Il recupero è stato frutto - si legge in una nota - del costante monitoraggio del mercato antiquariale effettuato dai carabinieri del Nucleo Tpc. Confrontando le immagini e i dati riguardanti le opere presenti nel catalogo di una casa d’aste palermitana con quelle contenute all’interno della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, i militari dell’Arma hanno focalizzato l’attenzione su un dipinto di provenienza sospetta. I successivi accertamenti hanno permesso di confermare che si trattava proprio del quadro rubato. Dalle indagini non sono emerse responsabilità a carico della casa d’aste che, in qualità di mandatario, aveva posto in vendita il dipinto per conto di un uomo poi denunciato per ricettazione".

Dopo 29 anni, è stato quindi possibile restituire alla collettività un significativo tassello dell’identità culturale e artistica di una delle più antiche chiese di Palermo, le cui origini risalgono al dodicesimo secolo dopo Cristo. Il dipinto recuperato costituisce una importante testimonianza della presenza del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio, alle cui cure la chiesa fu affidata nel 1783 da Ferdinando I re delle due Sicilie. La cerimonia di questa mattina è avvenuta nella Basilica, durante la messa celebrata dal monsignore Salvatore Grimaldi, già cappellano militare del comando legione carabinieri Sicilia.

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