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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Strage Capaci, la fondazione Falcone: "Nessun candidato sarà invitato ma la manifestazione è aperta a tutti"

Rispedite al mittente le richieste di partecipazione arrivate dagli aspiranti sindaco per le celebrazioni che si terranno il 23 maggio al Foro Italico. "Accoglieremo però chiunque vorrà esserci affermando così con la sua presenza una precisa scelta di campo"

La fondazione Falcone rispedisce al mittente le richieste di partecipazione dei candidati a sindaco alle celebrazioni che si terranno il 23 maggio al Foro Italico. "Non inviteremo nessun candidato, ma accoglieremo chiunque vorrà partecipare affermando così con la sua presenza una precisa scelta di campo".

Così scrive in una nota la fondazione Falcone, che interviene nel dibattito che si è scatenato sul ruolo di Marcello Dell’Utri e Totò Cuffaro, entrambi condannati per reati di mafia, nella scelta del candidato del centrodestra Roberto Lagalla.

aggiunge: "In questi giorni da numerosi candidati alle prossime elezioni amministrative sono arrivate richieste di invito a partecipare all’evento del 23 maggio in ricordo delle vittime delle stragi di Capaci e via D'Amelio. Si comunica che le celebrazioni, che si svolgeranno dalle 10 di mattina al Foro italico, saranno aperte a tutta la cittadinanza che saremo lieti di accogliere numerosa".  

L'attacco di Maria Falcone

"Chi si candida a ricoprire una carica importante come quella di sindaco e qualsiasi altra carica elettiva deve prendere esplicitamente le distanze da personaggi condannati per collusioni mafiose". Queste le parole pronunciate da Maria Falcone, sorella del giudice ucciso da Cosa nostra il 23 maggio del 1992 e presidente della fondazione che porta proprio il nome del fratello, nei giorni scorsi. Che condivide pienamente le parole espresse qualche giorno fa dall'ex magistrato Alfredo Morvillo, fratello di Francesca, la moglie di Giovanni Falcone, morta con lui e gli agenti di scorta.

Destinatari del messaggio - di cui né Falcone né Morvillo hanno fantto esplicitamente i nomi - sono coloro che, come il candidato sindaco del centrodestra Roberto Lagalla, a parere dei due, non avrebbero rifiutato "certi endorsement", come quelli dell'ex presidente della Regione Totò Cuffaro, a capo della Nuova Dc, condannato in via definitiva per aver favoreggiamento a Cosa nostra, e dell'ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell'Utri, condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.

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