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Cronaca

Trattiva Stato-mafia, le difese chiedono di spostare il processo

Per i legali del boss Totò Riina la sede competente sarebbe Firenze o in alternativa Caltanissetta, mentre i difensori di Dell'Utri e Mannino hanno indicato nell'autorità giudiziaria di Roma

Le difese dei boss Leoluca Bagarella e Totò Riina, dell'ex ministro Dc Calogero Mannino e del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri hanno chiesto lo spostamento in altre sedi del procedimento sulla trattativa Stato-mafia. Per i legali del capomafia la sede competente sarebbe Firenze o in alternativa Caltanissetta, mentre i difensori di Dell'Utri e Mannino hanno indicato nell'autorità giudiziaria di Roma quella territorialmente competente.

Firenze è la città in cui, a maggio del 93, fu commessa la strage dei Georgofili, in cui morirono 5 persone. L'eccidio sarebbe stato commesso, secondo l'accusa, proprio per dare un'accelerazione alla trattativa e, in quanto reato più grave, attirerebbe la competenza nel capoluogo toscano.

Caltanissetta invece sarebbe competente perché sede dell'indagine sulle stragi di Capaci e via D'Amelio, mentre Roma in quanto lì si svolsero i contatti tra il Ros e Vito Ciancimino che avrebbero aperto la trattativa.

La Procura di Palermo ha integrato le accuse fatte al boss Bernardo Provenzano imputato, oltre che di minaccia a corpo politico dello Stato, dell'omicidio a Palermo dell'eurodeputato Salvo Lima. Per il pm Nino Di Matteo il delitto sarebbe connesso alla minaccia a corpo politico, in quanto sarebbe stato il primo atto criminale della strategia della tensione finalizzata all'avvio della trattativa. La "mossa" della Procura potrebbe radicare a Palermo la competenza. (Ansa)
 

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