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Cronaca

Record di trapianti all'Ismett, padre dona il rene alla figlia per evitarle la dialisi

Nella struttura eseguiti ben sei trapianti negli ultimi sette giorni, tre arrivano da donatori viventi. Il 2019 potrebbe chiudersi con un risultato che piazzerebbe il programma dell’Istituto fra i primi tre di tutto il Paese

Eseguiti sei trapianti di rene in una settimana all'Ismett grazie ai quali sei pazienti siciliani torneranno ad avere una buona qualità di vita. Due donazioni sono arrivare da Roma e Firenze nel giro di poche ore e grazie ad esse è stato possibile sottoporre a trapianto di rene due uomini e una donna, iscritti nelle liste di attesa del centro palermitano. A queste si sono aggiunte altre tre donazioni da donatore vivente: tra questi la moglie di un paziente e il padre di una ragazza poco più che maggiorenne che ha evitato la dialisi alla figlia.

“Il programma di trapianto da donatore vivente – spiega Salvatore Gruttadauria, direttore del Dipartimento per la Cura e lo studio delle patologie addominali e dei trapianti addominali - è stato avviato all'Ismett fin dall’inizio dell’attività ma quest’anno è stato potenziato ottenendo ottimi risultati”. Sono, infatti, già 15 gli interventi eseguiti nella struttura palermitana, altri tre sono in programma nelle prossime settimane. Il 2019 potrebbe chiudersi quindi con 18 trapianti di rene da vivente eseguiti: un risultato record per Ismett, che piazzerebbe il programma dell’Istituto Mediterraneo fra i primi tre programmi per volume d’attività di tutto il Paese. “Il programma da donatore vivente – sottolinea Salvatore Piazza, responsabile del programma di trapianto di rene di Ismett – si avvia quest’anno a raggiungere un nuovo record. Solo pochi centri in tutta Italia possono vantare numeri così alti di intervento da donatore da vivente. Sono dati importanti che premiano gli sforzi fatti da Ismett in questi anni”.

Il trapianto da vivente è una valida opzione terapeutica che consente di evitare le lunghe liste di attesa. Possono essere sottoposti a questo tipo di intervento tutti i pazienti affetti da insufficienza renale cronica già dializzati o in procinto di dialisi. E’ una delle principali attività chirurgiche praticate all'Ismett e si basa sul principio fondamentale che donare un rene, soprattutto ad una persona cara, può essere una delle esperienze più gratificanti della vita. Vengono utilizzate le più moderne tecniche chirurgiche per garantire sia il donatore che il ricevente. Il prelievo del rene, ad esempio, avviene per via laparoscopica cioè si inseriscono gli strumenti chirurgici nell’addome attraverso dei piccoli fori mentre una telecamera permette di controllare l’operato del chirurgo, il rene viene così estratto attraverso un piccolo taglio nella parte bassa dell’addome. In questo modo, vengono ridotti i tempi di degenza per il donatore, sono migliori i risultati anche da un punto di vista estetico e più contenuti i rischi.

La struttura palermitana può vantare un équipe medico-chirurgica formata da ben otto professionisti: Salvatore Piazza, responsabile del programma, Davide Cintorino che si occupa del prelievo del rene nei donatori, Duilio Pagano, Calogero Ricotta e Pasquale Bonsignore. La squadra dei nefrologi è formata da Paola Salis, Barbara Buscemi e Chiara Caccamo.

“Ismett – continua Piazza – partecipa inoltre alla realizzazione del progetto di trapianto di rene in modalità cross-over, si tratta di un programma che permette anche ai pazienti con un donatore con gruppo sanguigno incompatibile di poter ricevere l’organo. Abbiamo già selezionato la prima coppia di donatore-ricevente incompatibili ed inviato tutte le indicazioni al Centro Nazionale Trapianti che coordina il progetto per autorizzazione al trapianto”,
 

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