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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tram, mancano 15 milioni per spostare le reti idriche, del gas e della luce: "Amap e Amg a rischio default"

A lanciare l'allarme è il consigliere Ottavio Zacco (Forza Italia), che ha chiesto al sindaco di "sospendere l'iter amministrativo dell'opera". Per il Comune però si tratta di una manutenzione a carico delle aziende. Dito puntato contro la Giunta Orlando: "Sconcertante non aver inserito anche questi costi nel progetto"

Lo spostamento delle reti idriche, fognarie, del gas e dell’illuminazione per consentire la realizzazione del tram "rischia di mandare in default Amap e Amg". A lanciare l'allarme è il consigliere comunale di Forza Italia, Ottavio Zacco, che ha chiesto al sindaco Roberto Lagalla di "sospendere l'iter amministrativo dell'opera "in attesa di reperire i fondi necessari".

Servono infatti circa 15 milioni per quella che il Rup del progetto, l'ingegnere Marco Ciralli, ha definito "una mera manutenzione" a carico delle aziende, in quanto proprietarie delle reti, e che potenzialmente potrebbe bloccare le nuove linee del tram. Il Consiglio superiore dei lavori pubblici infatti, nel rilasciare il parere, ha chiarito che il costo per lo spostamento dei cosiddetti sottoservizi va quantificato "prima della gara" e non può essere coperto con le bollette "a carico dell’utenza civile", quindi rappresenterebbe una perdita netta per le aziende. 

Che non ci stanno e vanno allo scontro con il Comune. Lo scorso 14 settembre sulla vicenda era intervenuta Amg, chiedendo interventi "a tutela dell'azienda" dopo una sentenza del Tar che aveva rigettato i ricorsi di Terna e di E-Distribuzione. Mentre Amap lo scorso 30 settembre, con l’amministratore unico Alessandro Di Martino, e il direttore Giuseppe Ragonese aveva scritto al Comune che se dovesse accollarsi le spese per lo spostamento delle reti "sarebbe esposta a una grave e irreversibile situazione di disequilibrio economico-finanziario con inevitabili ricadute anche sul patrimonio del socio di maggioranza".

Il problema nasce perché la Giunta Orlando non ha inserito la spesa nel bilancio del progetto, che complessivamente ammonta a 450 milioni. Un errore che aveva commesso anche l'amministrazione Cammarata per le linee attualmente in esercizio. In quel caso il dacco è stato pari a 87 milioni; stavolta, come detto, è stimato in 15 milioni: oltre 10 milioni a carico dell'Amap e 4,5 milioni e spiccioli in capo ad Amg. Tra le due società c'è però una differenza: Amap afferma di non essere proprietaria ma ente gestore delle reti (i tubi dell'acqua e delle fogne sono del Comune); mentre Amg è proprietaria della rete gas e illuminazione, ma sostiene che il socio unico non può scaricare la spesa sull'azienda.

Lo spostamento delle reti idriche, fognarie, del gas e dell’illuminazione riguarda in particolare la linea A (Stazione centrale-Stadio), B (Stazione Notarbartolo-via Duca della Verdura) e C (prolungamento dell’attuale linea dal ponte Calatafimi alla stazione centrale lungo la circonvallazione e via Basile). 

"Resta lo sconcerto politico per il fatto che questo problema si stia riproponendo dopo che già era successo per le attuali linee del tram. E’ incomprensibile che la precedente Giunta non si sia preoccupata di trovare da subito questi soldi in fase di richiesta dei finanziamenti, lasciando ora questa ennesima grana da risolvere alla nuova amministrazione". Così il consigliere Ottavio Zacco, che contesta anche "la posizione assunta dall’area della pianificazione Urbanistica: non è un costo che può essere sostenuto dalle aziende e non è un costo che può essere scaricato sulle spalle degli utenti con un aumento delle bollette".

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