La Grande Attesa è finita, Orlando: "Palermitani, ci vediamo sul tram"
Tutto pronto per il battesimo della grande opera. Appuntamento alla stazione Notarbartolo, ci sarà anche il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio. Il primo cittadino "carica" l'attesa: "Vi invito tutti a prendere il tram"
Sessantotto anni dopo, ci siamo. E arriva anche l'invito "ufficiale" da parte del sindaco. Attesa da Grande Evento per il battesimo del tram. Appuntamento alle 12 per la prima corsa, con tanto di sbigliettamento. Sarà un'inaugurazione "ai limiti del memorabile", al punto che neanche il ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio è voluto mancare all'appuntamento. Al termine della cerimonia di inaugurazione, tutte le linee del tram saranno operative e aperte a tutti. Ci sarà, ma non c'erano dubbi, anche il sindaco Leoluca Orlando. "Invito i cittadini, a partire dalle ore 12, a prendere il tram", ha scritto nel tardo pomeriggio il primo cittadino. Appuntamento fissato alla stazione Notarbartolo.
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Sono in tutto 17 le vetture, ognuna da 250 posti di cui 56 a sedere, pronte a scorrere sui binari cittadini. L'ultima "diavoleria" (in senso buono) si chiama "onda verde", ovvero i semafori a tempo, che dovrebbero consentire di arrivare ad una frequenza di 7 minuti. Oltre a Orlando e Delrio saranno presenti il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, del presidente dell'Amat, Antonio Gristina, del direttore di esercizio del tram, Gianfranco Rossi e varie autorità politiche e istituzionali della città.
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Sono trascorsi 68 anni da quando l’ultimo tram ha attraversato Palermo, effettuando la sua corsa finale. Era il 1947. Il progetto è poi tornato a sbocciare negli anni '90, tanto da diventare uno dei "temi caldi" della campagna elettorale del 1997, ha mosso i primi concreti passi nel 2000, quando l'Amministrazione guidata da Leoluca Orlando ottenne un primo stanziamento di 161 miliardi di lire da parte della Banca Europea per gli Investimenti. Il costo complessivo dell'opera è stato di 322 milioni di euro, di cui soltanto 87 a carico della città di Palermo, tramite un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, e il resto a carico dell'Unione Europea e dello Stato.
