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Cronaca

Trabia, tigre scappata dal circo: l'Enpa chiede controlli

"Il distacco del pannello di alluminio, che ha permesso ad una tigre di scappare dal tunnel che portava alla gabbia, è un fatto gravissimo che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche non solo per gli animali, ma per gli stessi spettatori"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

L'Ente Nazionale Protezione Animali chiede al Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato ed alle altre autorità competenti di intervenire con la massima urgenza per verificare che le strutture del circo Fantasy Show, attendato a Trabia, siano pienamente conformi alle prescrizioni normative. "Il distacco del pannello di alluminio, che ha permesso ad una tigre di scappare dal tunnel che portava alla gabbia, è un fatto gravissimo – spiega Ilaria Ferri, direttore scientifico dell'Enpa – che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche non solo per gli animali, ma per gli stessi spettatori. Soltanto il caso ha permesso di evitare una vera e propria tragedia".

Già in passato la Protezione Animali ha avuto modo di evidenziare una preoccupante sottovalutazione del rischio cui gli spettatori sono esposti quando, a separarli da animali considerati pericolosi dalla normativa vigente (come felini, elefanti, giraffe, orsi etc.), c'è solo una transenna oppure una grata non fissata al terreno, o, come nel caso di Trabia una struttura che si dimostra essere non sufficientemente solida.

"I circhi – prosegue Ferri – non hanno nulla a che vedere con il vero divertimento. Cosa c'è di divertente nel vedere animali sottratti al loro ambiente naturale, privati della libertà, costretti a vivere in gabbia, addestrati attraverso la deprivazione alimentare ed obbligati ad eseguire esercizi contrari alla loro caratteristiche etologiche? Inoltre, i tendoni possono anche rappresentare un pericolo per l'incolumità degli uomini perché, a prescindere dalla regolarità delle strutture, la possibilità che si verifichino incidenti è sempre dietro l'angolo".

Per questo, l'Enpa auspica che l'Italia segua l'esempio di quei Paesi – il cui numero è in costante crescita – che hanno detto no ai tendoni: oltre a permettere a tantissimi animali di vivere un futuro degno di questo nome, sarebbe uno straordinario segnale di civiltà.

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