Mafia, “Riina ha il Parkinson” Giudici dispongono altra perizia
Tre medici sottoporranno il boss ad accertamenti psichiatrici. Accolta la richiesta dell'avvocato Luca Cianferoni, secondo il quale il capomafia che sconta l'ergastolo al 41 bis non sarebbe più capace di intendere e di volere
Una nuova perizia psichiatrica per il capo dei capi Totò Riina. Dopo quella ordinata dalla Corte d'Assise d’Appello di Caltanissetta venerdì scorso, una nuova perizia è stata disposta oggi dal Gup di Palermo Giovanni Francolini. Anche in questo caso è stata accolta la richiesta del difensore di Riina, l'avvocato Luca Cianferoni, secondo il quale il capomafia che sconta l'ergastolo al 41 bis non sarebbe più capace di intendere e di volere, a causa del morbo di Parkinson e altre patologie, e pertanto non potrebbe stare in giudizio.
Il Gup, nell'ambito di un procedimento per l'omicidio di Domenico Russo e altri delitti di cui Riina è imputato, ha affidato ai medici Giovanni Savettieri, Marco Marchetti e Paolo Procaccianti l'incarico di sottoporre il boss ad accertamenti psichiatrici. I consulenti dovranno depositare la loro relazione entro il prossimo 30 marzo.