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Cronaca

Test di accesso a Medicina, auricolari wireless per imbrogliare? L'università "chiama" la polizia

In vista del "concorso" per aspiranti medici, fissato per martedì 3 settembre, l'ateneo gioca d'anticipo e presenta un esposto alla Squadra Mobile di Palermo "per accertare e prevenire eventuali ipotesi di reato". Potenziata la vigilanza interna

Auricolari wireless per imbrogliare durante il test di accesso a Medicina? L'Ateneo palermitano, a pochi giorni dall'esame "apri-università" (previsto per martedì) per aspiranti medici - gioca d'anticipo e si cautela, mobilitando la polizia. La conferma arriva dagli uffici di viale delle Scienze.

"In seguito a segnalazioni ricevute - dicono - sull’esistenza e il commercio di dispositivi elettronici wireless che consentirebbero di comunicare fraudolentemente all’esterno in occasione delle prove di selezione per i test di accesso ai corsi di studio della Scuola di Medicina e Chirurgia, l’università degli Studi di Palermo rende noto di avere presentato un esposto alla polizia di Stato – Squadra Mobile di Palermo ai fini dell’accertamento e della prevenzione delle eventuali ipotesi di reato". 

I test d'accesso - che si terranno martedì 3 settembre al campus universitario di viale delle Scienze - sono "abituati" a convivere con le polemiche. Basti accennare a quello che è successo negli scorsi anni: candidati a distanza ravvicinata, "smanettamenti" continui con i telefonini e altre segnalazioni, connessioni "sospette" con Google, valanga di ricorsi. Perché lì dentro - hanno segnalato spesso i ragazzi - a volte capita che succede di tutto.

E dall'Università questa volta hanno deciso di curare ogni dettaglio per evitare nuove polemiche. "Abbiamo potenziato - dicono da viale delle Scienze - la vigilanza interna affinché i test si svolgano nella più completa sicurezza e nel pieno rispetto del merito e dell’impegno che centinaia di ragazze e ragazzi mettono nello studio e nella preparazione delle prove".

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