"C'è un sistematico inquinamento delle acque", sequestrato il depuratore di Terrasini
"Il provvedimento - spiega la guardia costiera - è l'epilogo di un'intensa attività di indagine iniziata nel 2013, che ha portato alla verifica di una serie di inadempienze e omissioni operate dai gestori dell'impianto"
Scattano i sigilli per l'impianto di pre-trattamento dei reflui urbani del Comune di Terrasini. Il provvedimento è stato eseguito
dagli uomini dell'ufficio circondariale marittimo di Terrasini, che hanno effettuato il sequestro preventivo per "un sistematico inquinamento delle acque con relativo presunto danneggiamento della flora e fauna in marina, a causa di scarsa manutenzione e inadeguatezza dell'impianto". 
"Il sequestro - spiega la guardia costiera - giunge quale epilogo di una intensa attività di indagine iniziata nel 2013 e coordinata dal sostituto procuratore di Palermo,Battaglia, che ha portato alla verifica di una serie di inadempienze e omissioni operate dai gestori dell'impianto in parola. Il sequestro ha interessato la struttura sita presso il lungomare Peppino impastato e
della condotta a mare nel tratto di mare antistante la stessa". La misura preventiva d'urgenza è stata ritenuta necessaria "per un nuovo sversamento in mare nella giornata odierna di liquami, a causa di un malfunzionamento dell'impianto".
Già nel mese di agosto a causa dello sversamento in mare di liquami il sindaco era stato costretto a interdire la balneazione all'adiacente spiaggia della “Praiola” essendo i valori delle acque superiori a quelli consentiti dalla legge.
"L'apposizione dei sigilli - si legge nella nota - è inoltre una risposta alle continue segnalazioni dei cittadini indignati per un continuo danneggiamento di un tratto di mare che per le caratteristiche e per la presenza dei faraglioni rappresenta uno dei tratti più bello della costa palermitana".
