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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Ha violato il segreto d'ufficio", condannata pm antimafia Teresa Principato

L'ex procuratore aggiunto di Palermo e adesso alla Direzione nazionale antimafia è stata riconosciuta colpevole (con pena sospesa) nell'ambito dell'inchiesta sullo scambio di atti d'indagine sulla cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro. Assolto l'ex procuratore di Trapani Marcello Viola

Maria Teresa Principato, ex procuratore aggiunto di Palermo e ora alla Direzione nazionale antimafia imputata a Caltanissetta per rivelazione di segreto d'ufficio, è stata condannata a 40 giorni con pena sospesa. Assolto invece l'ex procuratore di Trapani, ora procuratore generale a Firenze, Marcello Viola. Si tratta dell'inchiesta sullo scambio, per l'accusa illecito, di atti d'indagine sulla cattura del boss latitante Matteo Messina Denaro. L'inchiesta era di competenza della Dda di Palermo.

Nell'inchiesta è coinvolto un appuntato della guardia di finanza che ha chiesto il rito abbreviato. Il finanziere lavorava con il procuratore aggiunto Principato. Per Viola la Procura aveva chiesto l'archiviazione, ma il gup ha disposto l'imputazione coatta. Il fascicolo su di lui era stato aperto nel 2016. Quello su Principato l'anno successivo.

Principato avrebbe "indebitamente - secondo l'accusa - rivelato al finanziere indagato notizie coperte dal segreto, segnatamente l'oggetto del procedimento penale e che lo stesso era relativo al rinvenimento nei dispositivi informatici dell'indagato di dati sensibili concernenti l'attività lavorativa e la sfera privata della stessa".

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