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Cronaca

Scandalo tennis, partite truccate: indagati giocatori palermitani

Frode sportiva, perquisizioni in corso a Palermo, Milano, Firenze e Prato. Coinvolto Cecchinato, ex top 100. Le indagini sono condotte dalla sezione Anticorruzione della Squadra mobile

Incontri di tennis truccati. La polizia palermitana, su disposizione della Procura della Repubblica locale, ha dato esecuzione a diversi decreti di perquisizione locale, informatica e di sequestro, "con contestuale informazione di garanzia - si legge in una nota della questura - per frode sportiva relativa ad incontri tennistici disputati in Italia e all'estero".

Le perquisizioni, effettuate dagli investigatori della Squadra mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti, interessano il capoluogo siciliano, Milano, Firenze e Prato, dove gli agenti palermitani sono entrati in azione con le Squadre mobili locali. Tra gli indagati alcuni tennisti palermitani. Le indagini, condotte dalla Sezione Anticorruzione della Squadra mobile di Palermo, sono coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dai sostituti Dario Scaletta e Francesca Dessì.

Il caso è nato da un incontro del tennista palermitano Marco Cecchinato, squalificato dalla Federtennis (ma riabilitato proprio nei giorni scorsi dal Coni, che ha dichiarato estinto il procedimento). L'inchiesta è scattata dopo evidenti anomalie nei flussi di scommesse sull'incontro relativo al torneo di Mohammedia, disputato nell'ottobre 2015 in Marocco, tra Marco Cecchinato e il polacco Majchrzak. Da qui si sono accesi i riflettori su una serie di tornei che si giocano tra la Polonia e la Russia e sui quali di solito non c'e un grande giro di scommesse. Oltre a Cecchinato l'avviso di garanzia è stato notificato a Riccardo Accardi, anche lui palermitano. Secondo le accuse inoltre Cecchinato avrebbe anche fornito informazioni riservate sullo stato di salute di un altro giocatore azzurro, Andrea Seppi, proprio durante il Roland Garros del 2015. 

Esploso due anni fa, Cecchinato ha scalato posizioni nel ranking fino ad arrampicarsi - grazie alle ottime prestazioni nei challenger italiani (due vittorie nel curriculum, a Torino e San Marino) - fino alle soglie delle prime 80 posizioni mondiali, senza però mai battere avversari eccellenti. Grazie alla sua classifica ha disputato gli Slam e respirato l'aria di Coppa Davis, esordendo con la Svizzera. Male invece il 2016 di "Ceck", sempre in difficoltà durante la stagione.

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