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Cronaca

Porto, il Tar boccia il Comune: “Valido il piano regolatore”

Secondo il Tar la revoca decisa in giugno dal Consiglio comunale mette a rischio "l'avanzato stato del procedimento di approvazione di uno strumento complesso qual è il prg del porto e la conseguente perdita dei fondi europei"

Il Tar ha accolto l'istanza cautelare dell'Autorità portuale che ha impugnato la delibera di revoca in autotutela dell'intesa al Piano regolatore portuale, adottata dal Consiglio comunale lo scorso 19 giugno, sospendendone l'efficacia.

L'ordinanza, firmata dai giudici Giovanni Tulumello, Aurora Lento e Maria Cappellano, consente la prosecuzione del procedimento di approvazione del Prp, sulla base dell' intesa deliberata, dopo oltre tre anni, dal Consiglio comunale nel novembre del 2011. Secondo il Tar la decisione del Consiglio comunale mette a rischio "l'avanzato stato del procedimento di approvazione di uno strumento complesso qual e' il piano regolatore del porto e la conseguente perdita dei fondi  europei", senza essere supportato da adeguate e specifiche motivazioni.

Il provvedimento cautelare considera "inammissibile la revoca dell'intesa per carenza di motivazione, incentrata sull'accostamento della trascrizione di estratti di atti di varia natura senza indicazione adeguatamente comprensibile di ragioni specifiche, che giustificano il ritiro di un atto precedente". Ciò anche in considerazione del decreto ministeriale del 22 novembre 2005 ormai "inoppugnabile", che individua la circoscrizione territoriale dell'Autorità portuale, comprendendo anche i porticcioli dell'Acquasanta, dell'Arenella e di Sant'Erasmo.
 

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