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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Si chiude la partita Ztl, il Tar boccia il ricorso: esultano Orlando e Catania

I giudici sono entrati nel merito e hanno dichiarato il "difetto di legittimazione attiva" dei ricorrenti, condannati a pagare 12 mila euro di spese legali. Il sindaco: "Ztl, isole pedonali e trasporto pubblico asse portante della vivibilità"

Respinto nel merito il ricorso contro la Ztl per "difetto di legittimazione attiva". Il Tar Sicilia ha messo la parola “fine” sulla partita iniziata nel 2016 quando un gruppo di cittadini - con il sostegno di alcune associazioni di categoria come Confcommercio, Confartigianato, Confindustria - si era opposto al progetto del Comune di creare una zona a traffico limitato in centro per contenere l’inquinamento. I giudici amministrativi hanno condannato i ricorrenti a pagare le spese di giudizio, pari a 12 mila euro, da pagare a Comune (difeso dall’avvocato Vincenzo Criscuoli), Amat (difesa dagli avvocati Luigi e Salvatore Raimondi) e Legambiente Sicilia-Italia nostra onlus-Fai. Per i giudici amministrativi "il ricorso introduttivo, come integrato con i motivi aggiunti" deve essere dichiarato inammissibile per "difetto di legittimazione attiva in capo alle odierne parti ricorrenti".

Orlando: "Per anni di fandonie e montature"

"Quella del Tar - dichiara il sindaco Leoluca Orlando - è una bocciatura senza appello che conferma anche in sede giudiziaria il programma è la visione a base del programma di governo della città approvato dai cittadini palermitani. Una bocciatura che smonta pezzo per pezzo anni di montature e fandonie pseudo giuridiche, insulti e attacchi politici di chi ha combattuto con ogni mezzo contro la mobilità sostenibile. Ancora una volta le scelte strategiche dell’Amministrazione che ho l’onore di rappresentare trovano conferma anche giudiziaria dalla Corte costituzionale e dai giudici amministrativi. Una sentenza che non può che aprire le porte alla ripresa di un dibattito perché la Ztl, insieme alle pedonalizzazione e al potenziamento del trasporto pubblico a partire dal tram, sia asse portante della vivibilità a Palermo”.

Nel ricorso presentato al Tar veniva richiesto di annullare tutti i provvedimenti amministrativi che a partire dal 2016 avevano costituito pezzo dopo pezzo l’iter per la creazione della Ztl centrale alla quale potere accedere dietro pagamento di una somma, quella necessaria ad ottenere il pass, e solo per mezzi che rispettavano determinati requisiti tecnici in relazione alle emissioni inquinanti. In un primo momento il Tar aveva accolto la domanda cautelare di sospensione dei provvedimenti. Il Comune si era quindi rivolto al Cga che, accogliendo il ricorso, aveva invitato l’Amministrazione comunale a rivedere le misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico e a potenziare il servizio di trasporto pubblico a tutela della salute dei cittadini.

Sulla scorta di queste indicazioni il Comune aveva quindi provveduto a restituire quanto già pagato dai cittadini per i pass annuali, revocando parte degli atti e dei disciplinari ed elaborando anche un “Piano d’azione comunale per il contenimento dell’inquinamento atmosferico e acustico nella città di Palermo”. Fatto questo lavoro l’Amministrazione ha chiesto al Tar di dichiararsi l’improcedibilità del "ricorso per sopravvenuta carenza d’interesse". Il collegio giudicante ha ritenuto oggi che il ricorso introduttivo debba essere "dichiarato inammissibile per difetto di legittimazione attiva in capo alle parti ricorrenti" perché è necessario che siano "titolari di una situazione giuridica soggettiva qualificata e differenziata rispetto a quella della generalità dei consociati":

I giudici del Tar Sicilia - Maria Cristina Quiligotti (presidente), Calogero Commandatore (referendario) e Bartolo Salone (referendario estensore) - hanno inoltre sottolineato "il carattere popolare dell'azione proposta, visto che i ricorrenti - si legge nella sentenza - hanno agito chiaramente non uti singuli a tutela di interessi particolari agli stessi individualmente e specificamente riferibili, bensì uti cives a salvaguardia di interessi (afferenti variamente alla mobilità generale e allo sviluppo economico della città) esistenti allo stato diffuso in seno alla cittadinanza generale, di cui i medesimi hanno inteso farsi rappresentanti in giudizio, ponendosi in posizione di antagonismo rispetto alla p.a. alla quale la cura di tali interessi generali è istituzionalmente rimessa per il tramite dei loro organi rappresentativi".

Catania: "Città sempre più ecologica"

"Ancora una volta un tribunale ha dato ragione al Comune: la Ztl è legittima, oltre che necessaria per tutelare la salute e migliorare la mobilità urbana. Il giudizio di merito - esulta l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania - è perentorio e credo che nessuno più possa continuare a mettere in discussione, dal punto di vista giudiziario, le scelte di una città che, grazie all’investimento sulla mobilità sostenibile, è proiettata a diventare sempre di più ecologica. È uno stimolo per continuare, ancora con più vigore ed impegno, il lavoro per migliorare la città e per programmare ulteriori misure di limitazioni della circolazione veicolare privata e l'investimento sul trasporto pubblico di massa. Le scelte sulla mobilità in questi anni hanno trasformato Palermo e per questa ragione, in questi ultimi 2 anni, dobbiamo accelerare sui progetti in corso”.

Salvatore Orlando:  "Confermato ottimo lavoro Consiglio"

"Il via libera del Tr alla Ztl è la conferma dell'ottimo lavoro svolto da chi ha redatto il PGTU e del Consiglio Comunale che lo ha approvato nel 2013 - commenta il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando - . Troppi i ritardi accumulati in questi anni in tema di attuazione: vanno attivati tutti i varchi (a oggi ne sono attivi 5 su 25), va completato il percorso di pedonalizzazione ad oggi fermo sotto il 50% di quanto previsto e l'attivazione della Ztl 2 che, se attivata entro il 2020, valorizzerà l'entrata in funzione dell’anello ferroviario  nel 2021, visto che i lavori si concluderanno entro dicembre di quest'anno".

Legambiente: "Chiediamo ripristino di tutta la Ztl"

"Il Tar ha bocciato non solo il ricorso contro la Ztl ma anche un modo sorpassato di vedere la città e la mobilità. Abbiamo bisogno che Palermo - dichiara Vanessa Rosano, presidente circolo Legambiente Palermo - si allinei ora alle altre grandi città d’Italia e d’Europa. Già in tanti hanno cambiato abitudini dopo il periodo di lockdown, ed i pochi che ancora non ne hanno colto gli evidenti benefici, non potranno che rivedere le proprie posizioni. Siamo disponibili ad un dialogo aperto per una città sempre più libera da automobili e smog. All’Amministrazione comunale chiediamo interventi ancora più incisivi, a partire dal ripristino di tutta la Ztl”.

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