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Martedì, 26 Settembre 2023
Cronaca

Tania, travolta e uccisa in via Libertà: Sclafani condannato a quattro anni

Il giudice ha accolto la richiesta del pm Renza Cescon. La giovane è stata investita mentre stava andando a lavorare al call center Almaviva. Il processo si è svolto con il rito abbreviato

Il giudice Daniela Vascellaro ha accolto la richiesta del pm Renza Cescon: è stato condannato a quattro anni Pietro Sclafani, l'uomo che investì Tania Valguarnera domenica 17 maggio del 2015 in via Libertà, mentre andava a lavorare al call center Almaviva.

LE TAPPE DEL PROCESSO - Sclafani risponde di omicidio colposo e omissione di soccorso perché anziché aiutare la vittima, l'avrebbe lasciata inerme sull'asfalto e sarebbe fuggito. Il reato di omicidio stradale non era stato ancora introdotto quando avvenne il terribile incidente. Il processo, che si è svolto con l'abbreviato, è stato bloccato per più di un anno in attesa che la Consulta si pronunciasse su una questione legata alla responsabilità civile.

La questione sottoposta alla Consulta dal tribunale di Palermo, dopo l’esplicita richiesta da parte della difesa dell’imputato, riguarda un aspetto molto tecnico: la possibilità (non prevista dal codice) di citare anche in un processo che si svolge con il rito abbreviato – come questo – il responsabile civile, colui cioè che dovrebbe materialmente pagare i danni ai parenti della vittima (in questo caso l’assicurazione di Sclafani), che si sono costituiti parte civile con gli avvocati Ennio Tinaglia, Roberto Bocina e Giuseppe Di Gesare. Per loro previste provvisionali da 25 a 50 mila euro. Secondo la difesa, questo avrebbe determinato dei pregiudizi per alcuni diritti garantiti dalla Costituzione.

La Consulta ha giudicato però la questione non fondata perché in ogni caso anche se l’imputato venisse condannato a risarcire i danni potrebbe sempre rivalersi sull’assicurazione con un’azione civile. Non solo, la citazione del responsabile civile in un processo che si svolge con l’abbreviato costituirebbe un pregiudizio al diritto di difesa di quest’ultimo: con questo rito, infatti, il giudizio avviene sulla scorta di prove precostituite alla cui formazione il responsabile civile non avrebbe avuto modo di partecipare. Infine, per la Corte Costituzionale, la citazione andrebbe in contrasto con le prerogative stesse dell’abbreviato, che è un tipo di processo che deve essere veloce e snello

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Sclafani - che nel frattempo è stato scarcerato - venne arrestato poche ore dopo l'incidente, individuato grazie alle telecamere di sorveglianza di via Libertà. Si ipotizzò che potesse essere sotto l'effetto di droghe mentre guidava, ma i test lo hanno poi escluso. Così come da alcune perizie sarebbe emerso che l'uomo non superasse i cinquanta chilometri orari e dunque l'incidente non sarebbe stato provocato dall'alta velocità.

Processo Pietro Sclafani (3)-3

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Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/PalermoToday/11563215519520Infine, i tabulati telefonici avrebbero chiarito che al momento dell'impatto Sclafani non fosse al cellulare, scartando quindi anche l'ipotesi di una distrazione. Il giorno in cui Tania Valguarnera, che pochi mesi dopo avrebbe dovuto sposarsi, venne uccisa, in città pioveva. La visibilità però era buona e la ragazza aveva anche un ombrello molto vistoso. Difficile capire cosa sia accaduto.

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