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Cronaca

"Mazzette come caramelle alla Protezione civile", funzionario e imprenditore non rispondono al gip

Luigi De Luca e Sebastiano Grillo, arrestati il 4 novembre per un presunto giro di tangenti per velocizzare le pratiche, hanno deciso di non fornire una loro versione dei fatti al giudice

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip Paolo Magro, il funzionario del Dipartimento Protezione civile regionale, Luigi De Luca, e l'imprenditore messinese Sebastiano Grillo, arrestati il 4 novembre nell'ambito di un'inchiesta della guardia di finanza su un presunto giro di tangenti per velocizzare le pratiche.

Secondo il procuratore aggiunto Sergio Demontis ed il sostituto Andrea Fusco, che coordinano l'indagine, De Luca avrebbe accettato denaro - nascosto in alcuni pacchi di caramelle - dall'imprenditore che attendeva dei pagamenti dal dipartimento. Analizzando però le conversazioni del funzionario pubblico, specie quelle avvenute attraverso chat Whatsapp, sarebbero emersi altri episodi simili che coinvolgerebbero altri imprenditori, due dei quali catanesi e già arrestati, Nunzio Adesini (la cui azienda ha fornito mascherine per 7 milioni e 312 mila euro) e Roberto Priolo.

L'episodio che ha portato ai domiciliari De Luca e Grillo sarebbe dunque soltanto uno dei tanti, ripreso anche grazie alle telecamere piazzate dalla guardia di finanza nell'ufficio del funzionario. L'indagine è quindi ben lontana dall'essere chiusa.

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