L'assessore Manlio Messina rifiuta una tangente da 50 mila euro e denuncia: "Ho solo fatto il mio dovere"
Il tentativo di corruzione risale ad aprile, ma i fatti sono stati rivelati oggi. Indagano i carabinieri, già effettuate alcune perquisizioni: sequestrati telefonini e computer. Aperta un'inchiesta. Il presidente Musumeci al fianco dell'esponente di Fdi: "Governare con trasparenza è la precondizione per lo sviluppo della Sicilia"
"Sono stupito da tanto clamore... Ho solo fatto il mio dovere. Cioè denunciare chi voleva pagare una tangente...". Manlio Messina è sorpreso: l'assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo che avrebbe rifiutato una tangente da 50 mila euro e incastrato l'intermediario di un'impresa di eventi musicali, non si aspettava questo clamore.
Messina, di Fratelli d'Italia, avrebbe avuto la promessa di una mazzetta di 50 mila euro per dare il via libera alla realizzazione di uno spettacolo di 500 mila euro. Tangente rifiutata, però, dall'assessore che anzi ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri: i militari del nucleo investigativo di Palermo, che hanno già effettuato alcune perquisizioni e hanno sequestrato telefonini e computer, indagano su una donna che avrebbe proposto l'offerta e sui suoi presunti complici. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis.
"Per me è scontato andare a denunciare - dice all'Adnkronos mentre è impegnato ad Ambelia - io speravo che facessero un passo falso per avere la prova in mano, non solo a voce, ma cartacea, per poterli denunciare. Ripeto noi abbiamo fatto il nostro dovere, ma di più sull'indagine in corso non posso dire. Poi sono cose spiacevoli perché è un sistema che consente di fare queste cose, persone che vengono a offrire una tangente del 10 per cento... La cosa più naturale era denunciare. Speriamo di avere aperto una strada e che adesso siano in tanti a denunciare tentativi di corruzione".
Il tentativo di corruzione, reso noto oggi da LiveSicilia, risale all'aprile del 2021. Ad essere avvicinato sarebbe stato il capo della segreteria tecnica di Manlio Messina, il coordinatore provinciale di Fdi Raoul Russo. Che poi ha presentato denuncia all'Arma. "Anche i carabinieri erano stupiti - racconta oggi all'Adnkronos - perchè ci hanno detto che di solito queste forme di corruzione le scoprono solo grazie alle intercettazioni e non perché chi riceve l'offerta va a denunciare".
Così il presidente della Regione Nello Musumeci: "Senza entrare nel merito di vicende che sono sottoposte a vaglio dell’autorità giudiziaria e, quindi, per il doveroso rispetto che le si deve, desidero evidenziare, come ho fatto nel corso di una telefonata con l’assessore Messina, la mia piena condivisione della sua scelta di informare immediatamente gli inquirenti dei fatti occorsi. Governare le istituzioni con trasparenza è la precondizione per garantire sviluppo alla nostra Isola e rassicurare quanti vedono nella Sicilia una possibile meta di investimenti. Lo impone anche il sistema di valori con cui più generazioni sono state educate alla buona politica".