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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

“Pagateci e aggiustiamo tutto”, tangenti: arrestati tre finanzieri

Avrebbero simulato presunte irregolarità durante controlli fiscali e minacciato un imprenditore e un professionista di multarli se non avessero pagato. Le indagini, che hanno portato in totale all'arresto di 5 persone, condotte dalla stessa guardia di finanza

Avrebbero simulato presunte irregolarità emerse durante controlli fiscali e minacciato un imprenditore e un professionista di multarli se non avessero dato loro denaro. Le fiamme gialle hanno arrestato cinque persone, tra cui tre militari della guardia di finanza, nell'ambito di un'inchiesta su un presunto giro di mazzette. La notizia è stata confermata in Procura.

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I provvedimenti restrittivi, 4 in carcere e uno ai domiciliari, sono stati emessi dal Gip Lorenzo Matassa su richiesta del procuratore aggiunto Leonardo Agueci e del sostituto Alessandro Picchi, che hanno coordinato le indagini svolte dalla stessa guardia di finanza. I reati contestati sono tentativo di concussione, induzione alla corruzione e corruzione. I finanzieri si sarebbero detti disponibili ad aggiustare tutto in cambio di tangenti. Le vittime, insospettite da alcune anomalie nei controlli, hanno denunciato tutto alla Finanza.

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IL RUOLO DEGLI INTERMEDIARI - L'inchiesta è scattata a maggio scorso. Un imprenditore e un professionista si sono presentati al comando della guardia di finanza e hanno raccontato di avere subito un anomalo controllo fiscale. Hanno riferito, inoltre, di essere stati avvicinati da un vetraio, Silvio Greco, originario di Agrigento e da Gabriele Specchiarello, impiegato presso una ditta. I due gli avevano anticipato che da lì a poco sarebbe potuto arrivare un controllo fiscale che avrebbe portato a guai seri, ma li avrebbero rassicurati che c'era la possibilità di mettere tutto a posto. Per rendere tutto credibile dopo qualche giorno dalle vittime si sono presentati i tre finanzieri, che avrebbero messo in scena - si legge nella misura cautelare - "un finto e approssimativo controllo fiscale". Il comando provinciale della Finanza, a cui le vittime si sono rivolte, ha fatto presentate loro la denuncia e sono scattate le indagini. L'inchiesta è stata condotta grazie a intercettazioni e pedinamenti.

PESCE E BENZINA - Sempre con lo stesso metodo Greco e Specchiarello e i tre finanzieri avrebbero chiesto e ottenuto dal titolare di un distributore di benzina di Carini soldi e benzina gratis. La vittima, che non aveva regolare autorizzazione per esercitare l'attività, ha subito il ricatto. L'impianto, però, poco dopo, è sequestrato questa volta nel corso di un vero controllo della Finanza e il titolare denunciato. Le vittime della banda sarebbero state diverse: tra loro anche alcuni pescatori di Isola delle Femmine che avrebbero consegnato ai militari arrestati pesce pregiato e soldi. In cambio venivano in anticipo dei controlli delle motovedette della guardia di finanza.

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