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Cronaca

Morte di Vincenzo Liotta, disposta Tac prima dell'autopsia

Secondo i carabinieri sarebbe una prassi in casi come questi, per scoprire se avesse lesioni interne o esterne. Gli elementi raccolti, ad oggi, escluderebbero l'ipotesi del suicidio. Quasi scartata quella dell'omicidio

Una Tac per fugare ogni dubbio. Sarà l'esame a fornire eventuali ulteriori elementi sulla morte del ventiduenne Vincenzo Liotta, lo studente palermitano della facoltà di Economia e Finanze scomparso lo scorso 6 maggio e trovato carbonizzato nella villa estiva di famiglia in contrada San Costantino a Piraino, nel Messinese. Rinviato l'esame autoptico sul cadavere.

Tutti gli elementi raccolti sino ad ora escluderebbero l'ipotesi del suicidio, per il quale i parenti non avrebbero alcun dubbio. Poco battuta anche la pista dell'omicidio. L'autopsia, che doveva essere eseguita sabato all'Istituto di Medicina legale di Messina, è stata spostata a domani. La Tac permetterà di verificare se ci siano fossero lesioni, interne o esterne, impossibile da individuare in casi del genere.

Una prassi, secondo quanto spiegato dai carabinieri della compagnia di Patti, che indagano sul caso insieme ai colleghi della stazione di Piraino, necessaria per chiarire quanto più possibile i contorni dell'accaduto. Il corpo del giovane è stato investito dalle fiamme, che lo hanno danneggiato principalmente sul busto e in viso. Elemento che farebbe pensare ad un tragico e fatale incidente.

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