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Cronaca

Studenti in visita presso gli oratori della città

Gli allievi della scuola I Fiori blu di Sicilia in tour presso gli Oratori di Palermo, un viaggio all'insegna delle lingua e della cultura.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Gli allievi della scuola I Fiori blu di Sicilia in tour presso gli Oratori di Palermo, un viaggio di lingua e cultura. Hanno partecipato ad una visita guidata presso i tre oratori di Palermo, quello del Rosario di Santa Cita, quello di San Domenico e, infine, quello di san Lorenzo, luoghi di assemblea e di culto, posti in cui l'espressione artistica trova la massima realizzazione.

Un'attività che ha coinvolto gli studenti dell'Istituto, a classi parallele, consentendo loro di conoscere le bellezze artistiche degli oratori del capoluogo siciliano, ricchi di storia e di cultura. Gli attuali iscritti ai corsi di lingua italiana, presso la scuola "I Fiori blu di Sicilia", provengono da Libia, Brasile, Spagna, Austria, Cuba, Francia, Filippine, Camerun e Pakistan e tutti insieme hanno partecipato a questa visita guidata degli Oratori, facendosi affascinare dalle straordinarie bellezze architettoniche.

"L'Oratorio di Santa Cita è la cosa più bella che gli occhi umani hanno guardato", questo è solo uno dei numerosi pensieri espressi dagli allievi. Al rientro a scuola, i docenti hanno organizzato un dibattito a classi aperte, per stimolare la conversazione e dare respiro ai pensieri, chiedendo loro di descrivere ciò che più li aveva toccati.

Marvin, per esempio, di origine australiane, a Palermo per imparare l'italiano, è rimasto colpito "dagli Angeli bianchi del Serpotta", il riferimento è ai putti e agli angeli che lo scultore, Giacomo Serpotta, realizzò in stucco tra il 1685 e il 1690, lui ebbe il compito di adornare l'ambiente ecclesiastico, servendosi dell'iconografia basata sugli exempla dei Misteri e delle Virtù.

Gli stucchi del Serpotta hanno stupito gli allievi, realizzazioni presenti non solo in Santa Cita, ma anche all'interno dell'Oratorio di San Lorenzo dove c'è una splendida decorazione di statue raffiguranti le Virtù, e gli otto rilievi sulle pareti che raccontano le storie dei santi Francesco e Lorenzo. Originariamente questa pala d'altare era stata realizzata da Michelangelo Merisi da Caravaggio, pala trafugata poi, e rifatta dunque dal Serpotta.

"Giacomo Serpotta è un genio che ha fatto un'armoniosa interpretazione artistica della dottrina del cattolicesimo" scrive Maria Jose. Ed è così, perché altre sue testimonianze sono presenti all'interno dell'Orarorio di San Domenico dove lo scultore palermitano ha realizzato ovali a stucchi e altorilievi rappresentanti gli episodi dell'Apocalisse.

"Ogni oratorio ha un messaggio unico, per comunicare il vangelo nell'ambiente di preghiera contemplativo". "Ogni cosa presente nell'Oratorio ha un significato profondo, è una presentazione e una manifestazione della fede e dei misteri cristiani". Gli allievi hanno colto in pieno il senso dell'attività organizzata dalla scuola, e si sono fatti travolgere dagli dal fascino degli stucchi bianchi, esperienza che mai dimenticheranno.

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