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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Malaspina / Via Giovanni Campolo

Violenza tra i banchi, tredicenne autistico picchiato a scuola da un compagno

E' accaduto all'Istituto tecnico economico Damiani Almeyda Crispi. La vittima dell'aggressione ha riportato ecchimosi ed escoriazioni guaribili in 7 giorni. Sporta denuncia dai genitori, indagano i carabinieri. Il preside: "Non è bullismo, ma valuteremo azioni disciplinari"

Tredicenne affetto da autismo picchiato a scuola da un compagno. E’ accaduto ieri durante le lezioni all’Istituto tecnico economico Damiani Almeyda Crispi di largo Mineo, nella zona di piazza Campolo. A colpirlo sarebbe stato un quindicenne, nato a Palermo da genitori dello Sri Lanka. Un’aggressione - nata in aula per futili motivi e proseguita fuori dalla scuola - che come accertato dai carabinieri ha provocato nel tredicenne ecchimosi ed escoriazioni guaribili in 7 giorni.

Appreso l’accaduto i genitori del tredicenne hanno sporto denuncia per lesioni personali nei confronti del compagno. A indagare i carabinieri sotto il coordinamento della Procura presso il tribunale per i minorenni. Da chiarire se al momento del primo episodio l'insegnante si trovasse in classe.

Il preside: "Valuteremo azioni disciplinari"

"Non credo si possa parlare di bullismo, ma in ogni caso è un deprecabile atto di violenza che va condannato con fermezza". A dirlo all'Adnkronos è Luigi Cona, dirigente scolastico dell'istituto. "I due ragazzini - racconta il preside - iscritti al primo anno dell'istituto, avevano avuto un battibecco in classe. Il 15enne aveva spinto il compagno di classe, ma l'intervento dell'insegnante e della docente di sostegno aveva immediatamente riportato l'ordine".

Fuori dalla scuola, però, la lite è continuata e dalle parole i due studenti sono passati rapidamente alle mani. Ad avere la peggio proprio il tredicenne che ha dovuto ricorrere alle cure dei medici. "Abbiamo immediatamente convocato il 15enne che si è dimostrato subito dispiaciuto per quanto era accaduto. Si è detto pronto a chiedere scusa al compagno" continua il preside.

Lunedì Cona ha convocato un consiglio di classe straordinario per discutere del caso. "Ascolteremo i due ragazzini e i loro genitori - spiega - e valuteremo eventuali azioni disciplinari per l'aggressore". Per il 15enne potrebbero scattare i 'servizi sociali utili' dentro la scuola oppure la sospensione. Intanto, la scuola ha già attivato la psicopedagogista delll'istituto per avviare "una discussione dentro la classe sul tema della violenza e del rispetto degli altri - spiega il preside che solo dall'inizio dell'anno è alla guida dell'istituto -. Ci riserviamo di avviare anche un percorso con gli assistenti sociali che lavorano con la Procura per coinvolgere tutti i ragazzi. La nostra è una scuola tranquilla - conclude -, dove non si sono mai registrati simili episodi ma è importante coinvolgere gli studenti e lavorare sul rispetto dei diritti di tutti".

I compagni difendono l'aggressore: "Ha reagito alle provocazioni"

"Sono una compagna dei due ragazzini protagonisti della lite - racconta Laura a PalermoToday - ed ero presente durante l'accaduto. Il quindicenne ha reagito in seguito a delle offese pesanti nei suoi confronti da parte del tredicenne, con tanto di commenti del genere: 'ti ammazzo, marocchino di m....'. Ma lui si è soltanto limitato ad allontanarlo. Questa cosa ha fatto diventare ancora più violento il compagno che ha iniziato ad alzargli le mani provocandogli delle ferite alle braccia. Noi compagni siamo invece intervenuti per separarli.

All'uscita della scuola invece, ci siamo riuniti e abbiamo chiamato con noi il ragazzo autistico per capire cosa sia scattato dentro la sua testa per avere una reazione del genere. All'avvicinarsi del compagno ha ricominciato a prenderlo a calci e pugni in modo violento, è stato allora che il quindicenne ha reagito. Un mio compagno è intervenuto nel tentativo di dividerli, non riuscendoci. Dei passanti poi sono riusciti a dividerli e noi compagni eravamo convinti che seppur in malo modo, il discorso si chiudesse lì. Ci sbagliavamo, infatti - conclude - 20 minuti dopo è arrivata una telefonata con la quale si richiedeva che i ragazzi si presentassero in presidenza, dov'era presente il padre del "ragazzino autistico" che si era già apprestato a sporgere denuncia. Tutti i presenti, me compresa, saranno chiamati a testimoniare in questura.

Cisl: "Necessaria opera di sensibilizzazione"

“Ci spiace apprendere di questi episodi di bullismo e violenza che ancora si verificano nel mondo scolastico, siamo vicini allo studente e alla sua famiglia che ha sporto denuncia, siamo certi che le indagini dei carabinieri chiariranno l’accaduto”. Cosi Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani commenta l’episodio. “Questi fatti, se pur casi isolati come spiegato dal dirigente scolastico, confermano purtroppo che c’è ancora molto da fare contro il bullismo e sul fronte del rispetto e del valore delle ‘differenze’ e quindi anche delle disabilità. Consapevoli di tale necessità, abbiamo affidato ai nostri coordinamenti Donne e dei Giovani della Cisl Palermo Trapani il compito di portare avanti questa azione di sensibilizzazione su tali temi, affinché possa realizzarsi quel cambiamento culturale che rappresenta l’unica possibilità per implementare il senso del rispetto, l’inclusione e l’integrazione sociale delle fasce di popolazione più deboli. Tale processo deve partire proprio dalle comunità educative e ricreative, dalle scuole, dai centri di aggregazione giovanile, dalle parrocchie , dagli oratori, affinché questi episodi non debbano più ripetersi”, conclude La Piana.


 

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