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Cronaca Villagrazia / Piazza Pietro Cerulli, 1

Fuochi d'artificio e uno striscione di fronte al Pagliarelli: Antudo festeggia il nuovo anno con i detenuti

Un'azione simbolica che vuole accendere i riflettori sulle condizioni in cui i carcerati sono costretti a vivere. I militanti chiedono alle istituzioni di adottare misure alternative come l'amnistia e l’indulto per permettere di decongestionare le strutture

"Auguri a cu un'addisìa né furtuna né dinara, ma sulu u ciavuru ra so casa... libertà", con questo striscione apposto di fronte al carcere Pagliarelli, accompagnato da fuochi d’artificio allo scoccare della mezzanotte, i militanti di Antudo hanno scelto di festeggiare l'inizio del nuovo anno con i detenuti dell’istituto. Un’azione simbolica che vuole anche essere una dura critica al sistema carcerario e alla sua gestione.

"Gli ultimi due anni di pandemia - dichiarano i militanti - hanno messo a durissima prova le condizioni di vita dei detenuti, già critiche prima dell’emergenza. All’oggi si stima un sovraffollamento degli istituti penitenziari pari al 150%. E mentre nel mondo esterno il dibattito pubblico sulle misure di contenimento anti-Covid imperversava, nessun carcere sul territorio nazionale - continuano - era ed è in grado di salvaguardare la salute dei detenuti". Antudo vuole accendere i riflettori sulle pessime condizioni di vita dei detenuti, chiede che diventino questione politica e che il tema venga affrontato con la massima urgenza. 

Secondo i militanti è necessario pensare e adottare misure alternative come l’amnistia e l’indulto per permettere di decongestionare le strutture. "I detenuti - concludono - non sono e non possono essere trattati come ultimi e invisibili. La battaglia per il diritto alla vita è di tutti e tutte. Libertà!".

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