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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Parcheggio nelle strisce blu, Spallitta: "L’aumento a un euro è illegittimo"

La vicepresidente vicaria del Consiglio comunale contro i nuovi rincari appena scattati: "Vanno ancora completati i passaggi amministrativi, non si può modificare il regolamento attuale"

L’aumento a un euro per il parcheggio nelle strisce blu, indipendentemente dalla zona, è illegittimo. A dirlo è la vicepresidente vicaria
del Consiglio comunale, Nadia Spallitta. Di fatto da ieri sono sparite le zone a tariffa ridotta da 50 o 75 centesimi l’ora. L’aumento a un euro era stato deciso nell’ambito dell’approvazione del piano Amat da parte del Consiglio comunale. Si tratta dello stesso provvedimento con il quale è stato avviato il servizio Tram e stabilita la Ztl al costo 100 euro l’anno per ogni auto.

"Credo che l’Amministrazione non stia seguendo il regolare iter amministrativo e contabile - tuona Nadia Spallitta - dal momento che questa voce non è registrata tra le entrate e le uscite indicate del bilancio comunale. Ritengo che fino a quando il Consiglio comunale non avrà votato il Regolamento istitutivo delle tariffe relative alle Ztl e non avrà deliberato altresì sulle modifiche delle tariffe dei parcheggi adottando un atto obbligatoriamente allegato al Bilancio di previsione, non sia possibile modificare quelle in vigore portandone il costo da 0,75 a 1 euro".

Spallitta-2Secondo la Spallitta vanno ancora completati i passaggi amministrativi, con il conseguente rischio di un "danno all’erario nel caso di impugnative da parte dei cittadini". "Chiederò - dice - l’immediata sospensione di questi aumenti in relazione ai quali il Consiglio comunale non ha avuto la possibilità di utilizzare gli adeguati strumenti di analisi e verifica per esercitare il proprio potere in relazione a esenzioni o riduzioni. In altri termini non si comprende in quale sede il vigente Regolamento tariffario sia stato modificato e come possa quindi l’Amat disporre questo aumento". Quindi la conclusione: "Trasmetterò altresì gli atti alla Corte dei conti che tra l’altro, in questi giorni, ha censurato in più occasioni i rendiconti comunali in relazione ai bilanci delle società partecipate per gli anni 2012, 2013 e 2014, lamentando inoltre l’incompletezza della documentazione. Solo così sarà possibile verificare, a tutela dell’interesse pubblico, la regolarità contabile dei provvedimenti adottati da questa Amministrazione".

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