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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Quell'autobomba rubata": Manfredi Borsellino nel luogo dove fu presa la Fiat 126 poi esplosa in via D'Amelio

I cittadini per la Memoria del Fare si sono ritrovati questa mattina, per un momento di riflessione dedicato alle vittime dell’eccidio di 29 anni fa, in via Bartolomeo Sirillo nel quartiere Oreto

I cittadini per la Memoria del Fare si sono ritrovati questa mattina, per un momento di riflessione dedicato alle vittime dell’eccidio di 29 anni fa, in via Bartolomeo Sirillo nel quartiere Oreto di Palermo sul luogo dove quella tragica estate i mafiosi hanno rubato la Fiat 126 che è stata successivamente utilizzata come autobomba intorno alle 17 del 19 luglio 1992 in via Mariano D’Amelio.

In precedenza, su invito del giornalista Leone Zingales, promotore dell’iniziativa, Manfredi Borsellino si è soffermato qualche minuto in via Sirillo osservando da vicino per la prima  volta dal giorno dell’attentato il luogo in cui i mafiosi hanno rubato l’auto che è poi servita per la strage di via D’Amelio. Si è trattato di un breve momento di riflessione durante il quale Manfredi Borsellino – come sua abitudine – non  ha rilasciato alcuna dichiarazione o commento.

"Ricordare oggi, in via Sirillo, Paolo Borsellino e i cinque agenti trucidati nel 1992 – ha sottolineato Leone Zingales – significa perpetuare con maggiore efficacia la memoria di un magistrato e di cinque poliziotti che lo proteggevano in un luogo che non è solo simbolico perchè da qui, come lo ha certificato il pentito Gaspare Spatuzza, la mafia ha dato il via all’operazione 'Borsellino'".All’evento di stamane hanno partecipato oltre Leone Zingales, i giornalisti Giuseppe Lo Bianco e Daniele Ditta, l’ex questore in quiescenza Giacinto Vaccarella e l'editore-libraio Nicola Macaione.

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