Una mina uccise sette carabinieri Passo di Rigano, si ricorda la strage
Oggi la commemorazione per il 62° anniversario. Il bandito Salvatore Giuliano provocò la morte dei militari piazzando una bomba lungo la provinciale che investì il mezzo sul quale viaggiavano
Oggi ricorre il 62° anniversario della strage di Passo di Rigano. Il grave evento criminoso, messo in atto dal bandito Salvatore Giuliano, provocò la morte di sette carabinieri per l’esplosione di una potente carica di tritolo, al passaggio del mezzo militare su cui viaggiavano. Alle 10, in via Leonardo Ruggeri, è stata deposta una corona d’alloro al Cippo commemorativo che ricorda i militari caduti.
L’eccidio fu consumato alle ore 21.30 del 19 agosto del 1949 a Passo di Rigano. In quella che allora era una piccola borgata alle porte di Palermo, posta sulla strada provinciale di accesso alla città provenendo da Partinico e Montelepre. Il bandito Salvatore Giuliano, detto “Turiddu”, fece esplodere una potente mina anticarro, collocata subdolamente lungo la strada. La deflagrazione investi l’ultimo mezzo, con a bordo 18 Carabinieri, di una colonna composta da 5 autocarri pesanti e da due autoblindo che trasportavano complessivamente 60 unità del “XII Battaglione Mobile Carabinieri” di Palermo. L’esplosione dilaniò il mezzo e provocò la morte di sette giovani Carabinieri, di umili origini, provenienti da varie città italiane.