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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Uditore-Passo di Rigano

A 71 anni dalla strage di Passo di Rigano ricordato il sacrificio di sette carabinieri

I militari si trovavano su un mezzo che saltò in aria dopo essere passato su una mina. Erano intervenuti per aiutare i colleghi che avevano subito l'assalto alla caserma di Bellolampo da parte della banda del bandito Salvatore Giuliano

Sono stati ricordati questa mattina i sette carabinieri morti nella strage di Passo di Rigano, avvenuta il 19 agosto del 1949. A 71 anni dall'eccidio è stata deposta una corona d'alloro davanti al cippo commemorativo, che si trova nel punto in cui avvenne il terribile agguato, tra le vie Di Blasi e Ruggeri.

Alle 18 di quel 19 agosto, la banda del bandito Salvatore Giuliano assaltò con bombe a mano e raffiche di mitra la caserma di Bellolampo, ma i carabinieri resistettero all'attentato e riuscirono a lanciare l'allarme. Così arrivarono dei rinforzi e, dopo un rastrellamento dall'esito negativo nella zona, i carabinieri giunti in soccorso dei colleghi decisero di rientrare nelle loro rispettive caserme. Alle 21.30, però, l'ultimo autocarro della colonna di mezzi militari saltò in aria, passando su una mina.

Su quel mezzo c'erano 18 carabinieri del XII Battaglione mobile e 7 di loro persero la vita nell'agguato. I resti dei corpi straziati di Giovanni Battista Aloe, Armando Loddo, Sergio Mancini, Pasquale Marcone, Gabriele Palandrani, Antonio Pubusa e Ilario Russo furono ritrovati nel raggio di un centinaio di metri. Altri militari rimasero feriti gravemente nell'esplosione, come il tenente Ignazio Milillo, comandante della seconda compagnia del battaglione mobile.

Oggi è stato ricordato il sacrificio dei carabinieri che, il 2 maggio del 2017, hanno avuto la Medaglia d'Oro al "Merito civile alla memoria", proprio nel luogo della strage dove, nel 1992 - su iniziativa del Comune e dell'associazione nazionale carabinieri - è stata realizzata una stele in memoria dei caduti, con un'opera dell'artista Biagio Governali.

Alla cerimonia, avvenuta ovviamente nel rispetto delle norme anti-Covid, hanno preso parte, tra gli altri, il comandante della Legione carabinieri Sicilia, Giovanni Cataldo, il comandante provinciale dell'Arma, Arturo Guarino, il comandante del 12° Reggimento carabinieri Sicilia, Giampaolo Zanchi, nonché il prefetto, Giuseppe Forlani, e il vicesindaco, Fabio Giambrone.

"Una strage espressamente voluta e cercata da Giuliano e dalla sua banda - diconoil sindaco Orlando e Giambrone -  che in quel modo volevano affermare un predominio criminale sul territorio, forti come erano di indicibili coperture politiche ed istituzionali. Una strage che va ricordata perché nessuno dimentichi che se furono respinte le velleità separatiste di Giuliano e se l'Italia è rimasta una democrazia, lo si deve anche al sacrificio di tanti, come i sette Carabinieri che furono vittime di quell'attentato”.

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