rotate-mobile
Cronaca Libertà / Via Emanuele Notarbartolo

Ore 17,58: un minuto di silenzio in una commozione assordante

Migliaia di persone davanti all'Albero Falcone per ricordare la strage di Capaci nell'ora esatta in cui la mafia fece saltare in aria il magistrato, la moglie e la sua scorta. Sul palco si alternano bambini, artisti e autorità. Presenti Grasso, Crocetta e il ministro Josefa Idem

“Non molliamo dai, questa terra si libererà”, cantano sul palco i bambini di “Addiopizzo junior” il loro “Contropizzo rap”. Davanti all’Albero Falcone sono in migliaia. Palermitani e non, anziani e bambini, madri e padri. Sono passati 21 anni ma il ricordo resta lontano dal tramonto. Forse nemmeno Giovanni e Paolo avrebbero potuto immaginarlo.

Prima dell’ora x, sul palco montato accanto al Simbolo della legalità, Giorgio Tirabassi legge la lettera che Borsellino lesse a Casa Professa un mese dopo la morte dell’amico/collega. “Giovani sapeva a cosa andava incontro. Andò via da Palermo ma non fuggì”. Sul palco numerose autorità. Tra cui il ministro Josefa Idem, il presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente del Senato Piero Grasso. “Ogni anno siete sempre più numerosi”, dice l’ex procuratore di Palermo prima di elencare uno per uno i nomi delle vittime delle due stragi.

Minuto di silenzio all'Albero Falcone - foto Campolo

Alle 17,58 la banda suona il silenzio in una commozione assordante. Ciò che stupisce è che ad essere emozionati sono anche i bambini. Che di Falcone conoscono solo le gesta, ma non hanno vissuto quei minuti drammatici del 23 maggio del 1992. In cielo si levano decine di palloncini tricolore. Falcone è un patrimonio dell’Italia intera. Ad interrompere il silenzio le note di Niccolò Fabi che intona due canzoni: “Orfano” e “Offeso”. “Quest’ultima- dice Fabi – cantata in questo luogo assume un significato speciale”. Nel testo infatti compare la parola “omertà”. Una parola che mai come oggi appare così stridula nel dizionario dei palermitani.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ore 17,58: un minuto di silenzio in una commozione assordante

PalermoToday è in caricamento